Camerata Brigitte Bardot: sostiene Marine Le Pen
«Sono scandalizzata che dei sindaci di Francia siano tanto timorosi da non avere l’onestà di dare i loro voti a Marine Le Pen che conduce una squadra di testa per le presidenziali, che difende gli animali e il coraggio di ridare al nostro Paese “la Francia” il posto che deve occupare nel mondo. Io domando loro dunque di avere un po’ di coraggio per una volta nella vita e di assumere infine il loro dovere». Non con una e-mail e neanche con un foglio dattiloscritto, ma con una lettera al quotidiano Nice Matin vergata a mano in una calligrafia quasi infantile Brigitte Bardot è scesa in campo nella campagna elettorale francese. D’altra parte, la signora già simbolo della gioia di vivere della giovinezza ormai è arrivata ai 77 anni: in realtà, neanche portati troppo bene, anche se forse a danneggiarla è il ricordo di quello che fu. In compenso, però, BB è più battagliera che mai. «Non andremo nella menzogna permanente delle promesse non mantenute e di una decadenza che ci porterà al disastro. A voi da giudicare, ma dipende da voi!». È la prima volta che Brigitte Bardot si schiera apertamente col Front National. Figlia di un combattente di Verdun, la attrice tra i simboli della generazione sessantottina non ha mai nascosto di credere in valori che a parte la libertà sessuale erano molto poco sessantottini. «Che sono di destra, lo sanno tutti», ama ripetere. «Ma non del Front National», aggiungeva. Aggiungendo che, è vero, è vicino al Front National il suo quarto e attuale marito Bernard d’Ormale. «Ma mio marito ha il diritto di pensarla come gli pare, ci mancherebbe che mi mettessi a censurare le sue opinioni». In effetti, l’impegno cui si dedicò nel 1973 subito dopo aver lasciato il cinema fu quello animalista, a cui nel 1986 ha dedicato addirittura una Fondazione che porta il suo nome. In teoria, avrebbe dunque potuto finire dalle parti dei Verdi. Il suo animalismo integrale l’ha portata però a scontrarsi con quell’impostazione abbastanza diffusa a sinistra per cui certi comportamenti esecrati nella società occidentale sono invece tollerati se presenti in altre società, e per questo ha finito per scontrarsi ripetutamente con il mondo islamico, per le sue critiche al rito annuale dell’uccisione del montone nella ricorrenza del sacrificio di Isacco. Per ben cinque volte associazioni anti-razziste e islamiche l’hanno fatta condannare per il modo in cui attaccava questo costume, e per questo oltre che per il marito aveva finito per essere considerata una simpatizzante dei Le Pen. Ma, va ripetuto, questa è la prima volta che lo conferma. Il problema di Marine Le Pen è che per essere candidati alle presidenziali bisogna avere il “padrinaggio” di 500 elettori tra deputati, senatori, consiglieri regionali, consiglieri generali, membri delle assemblee territoriali e sindaci, e penalizzato dal sistema elettorale l’Fn non ne ha più di 118. Le volte scorse Jean-Marie Le Pen aveva supplito con l’appoggio di un certo numero di sindaci cui poi l’appoggio del Front National poteva fare comodo a livello locale, ma negli ultimi anni Sarkozy ha fatto il vuoto di finanziamenti e provvedimenti attorno a chi aveva “padrinato” il candidato dell’estrema destra, e di fronte al rischio di non raccogliere abbastanza avvalli Marine aveva fatto ricorso al Consiglio Costituzionale, chiedendo che gli appoggi potessero essere dati in segreto. Ma il Consiglio ha respinto il ricorso: motivo che ha convinto Brigitte Bardot a fare questo appello. di Maurizio Stefanini