Passera e Patroni Griffi promossi
I ministri del governo tecnico hanno pubblicato on-line i loro redditi e i loro patrimoni. C'è chi nell'operazione trasparenza ha fornito dati più completi e chi meno. Così, dopo i bocciati, ecco anche i più virtuosi: di seguito i voti migliore nelle pagelle ai ministri del governo Monti. A cura di Franco Bechis. Leggi la pagella dei bocciati Corrado PASSERA - Voto 8+ Alla trasparenza completa sarebbe servito qualche dettaglio in più sulla famiglia di origine e sui redditi di altri familiari. Per il resto c'è davvero tutto, negli allegati come nell'elenco in dettaglio. La sua ultima dichiarazione dei redditi presentava un complessivo di 3.529.602 euro a fronte del quale risultava una imposta netta pagata da 1.357.231 euro, pari a una pressione fiscale del 38,9%. Ha una casa a Parigi di 141 mq e un terreno a Casale Marittimo da 3.220 mq. Proprietà che probabilmente equivalgono ai debiti dichiarati da Passera: 2,9 milioni di euro con San Paolo di Brescia (1.998.916 euro) e con Credyt Lyonnaise (910.975 euro). Gli investimenti e la liquidità sul conto corrente ammontano però a 20.368.333 euro. Fra questi ci sono le quote delle società di famiglia Lariohotels e Immobiliare Venezia (6.683.946 euro), obbligazioni (193.725 euro), un'assicurazione vita (1.287.348 euro), un fondo pensione complementare che puà fargli dormire sonni tranquilli (3.364.714 euro) e un conto corrente bancario su cui campeggiano 8.800.000 euro, frutto della vendita di azioni Intesa San Paolo avvenute il 27-28 e 29 dicembre 2011 Piero GNUDI- Voto 7+ Allega tutta la documentazione con abbondanza, compreso il suo modello Unico 2011 da 1.717.187 euro, naturalmente compilato dal suo studio personale da commercialista. Non bastano i modelli previsti per contenere tutte le cariche che aveva, e quindi sfora le griglie. Ha un lungo elenco di titoli obbligazionari e azionari (23 diversi) in cui ha investito, però manca il totale da portafoglio. L'investimento più rilevante sembra essere in Ctz: 1,2 milioni. Gnudi ha una Fiat Stilo Sw del 2003 3 una Audi A3 del 2008. Anche un gozzo Aprea Mare 10 del 2005 in leasing Andrea RICCARDI - Voto 8 Scrive tutto o quasi quello che deve. Allega anche il suo vecchio Unico del 2010. E' anche fra i pochissimi che svoltano come reddito: guadagnava 120 mila euro, quest'anno diventano 280.932 cumulando stipendio da ministro e pensione da professore universitario. Tutto quel che ha viene dall'eredità paterna: due appartamenti e un terreno, e un patrimonio finanziario da 173 mila euro. Elenca tutti i titoli, allegando i riassunti degli investimenti che si è fatto mandare da Unicredit e Monte dei Paschi di Siena Renato BALDUZZI - Voto 8 Peccato non abbia allegato Unico 2010. Però dice quanto guadagnava: 143.750 euro. Non inserisce nulla sui familiari. Il resto lo indica tutto nel dettaglio: 24 titoli in portafoglio per 89.591 euro, obbligazioni per 8.969,38 euro e fondi comuni di investimento per 137.590 euro. Sul conto corrente ha 52.055 euro. Fra terreni e fabbricati 11 partecipazioni e pure tre auto: una Subaru B9 Tribeca, una Fiat Multipla e una Panda. Tutte del 2006 Fabrizio BARCA - Voto: 9 E' la più completa dichiarazione patrimoniale presentata. La più trasparente e la sola che allega anche Unico e patrimoni della moglie portoricana Clarissa Botsford. Non solo mette tutti i dati necessari, ma anche una comoda sintesi per leggerli. Guadagnava 160.484 euro, quindi Barca è fra i pochi a fare un salto economico in avanti con la nomina a ministro. Ha 117.203 euro di polizze vita, 112.510 euro di obbligazioni e 9.735 euro di strumenti finanziari diversi. Ha tre case di proprietà a Roma e Roccagorga, e una Renault New Kangoo intestata alla moglie. Avesse inserito anche quanto c'era sul conto corrente, era da 10. Ma tutto non si può avere. Moavero MILANESI - Voto 7 Non mette nulla in allegato, e nulla sulla famiglia. Però in sintesi i particolari sono molti. Prendeva 222.804 euro, poco più di ora. Rivela di avere ricevuto in dotazione come ministro un Nokia E51 e un Ipad da 64 GB. Ha voluto fare il bel gesto di cambiare l'auto blu in dotazione: via la tedesca Bmw serie 5, sostituita con una sobria e italianissima Lancia Delta. Schiaffone alla Merkel. Ha sette comproprietà immobiliari, fra cui due alloggi contigui a Bruxelles, dove vive la famiglia. Qui viaggia su una Lamncia Y del 2011. Ha una società immobiliare con la sorella e 100 mila euro di Btp. Oltre poco meno di 400 mila euro fra fondi comuni di investimento e vari portafogli Piero GNUDI- Voto 7+ Allega tutta la documentazione con abbondanza, compreso il suo modello Unico 2011 da 1.717.187 euro, naturalmente compilato dal suo studio personale da commercialista. Non bastano i modelli previsti per contenere tutte le cariche che aveva, e quindi sfora le griglie. Ha un lungo elenco di titoli obbligazionari e azionari (23 diversi) in cui ha investito, però manca il totale da portafoglio. L'investimento più rilevante sembra essere in Ctz: 1,2 milioni. Gnudi ha una Fiat Stilo Sw del 2003 3 una Audi A3 del 2008. Anche un gozzo Aprea Mare 10 del 2005 in leasing Filippo PATRONI GRIFFI - Voto 8 Non è tutto perfetto, ma è stato fra i primissimi a pubblicare la sua dichiarazione patrimoniale. Poi man mano che la stampa la criticava per incompletezza, ha inserito altri dati. Anche sapere ascoltare e correggersi è una virtù. Alla fine di lui sappiamo quasi tutto. Guadagnava 504.367 euro. Ora dovrà accontentarsi di 205.915,64 euro. Ha la proprietà e comproprietà di sei fabbricati e terreni. Ha una Bmw 320 del 2005, una Ford Fiesta plus 2010, una Toyota Yaris del 2011 e una moto buttata lì senza marca, da 3 cavalli fiscali del 2005. Dettagliati tutti gli investimenti (da Enel a Sicav e obbligazioni). Dice pure di prendere 2 mila euro mensili di affitto dalla celebre casa con vista Colosseo e di pagare la cedolare secca del 21%. Ha un prestito Inpdap che restituisce con rate nette mensili da 1.260,88 euro Paolo PELUFFO - Voto 7 Anche lui si limita a una paginetta senza allegati: né Unico né redditi familiari. Ma è certosino in tutti i particolari e offre pure il saldo del suo conto corrente: 7.397,69 euro. In più è stato il primo a palazzo Chigi a dare il buon esempio sulla trasparenza. Indica nel dettaglio case e mutui che vi gravano a Roma, a Limone Piemonte, a Savona e Procida. Qualcosa si è acquistato lui, la maggiore parte sono frutto di eredità. Ha una Fiat Multipla del 2000, fondi comuni per meno di 9 mila euro, Btp e obbligazioni per circa 90 mila euro. Prendeva 130 mila euro come consigliere della Corte dei Conti e 79.555,55 euro come consulente di palazzo Chigi sui 150 anni. Ha optato per conservare il vecchio stipendio da magistrato contabile e aggiunge solo l'indennità da 53.639,39 euro come sottosegretario