"Cav? Niente sesso con Ruby Soltanto una danza piccante"

Andrea Tempestini

Nell'aula del tribunale di Milano è arrivato il giorno di Gigliola Graziani, l'ex responsabile della comunità di Genova dove dalla fine di giugno 2010 soggiornava Ruby Rubacuori. E la Graziani spiega: "Quando Karima mi raccontò di essere stata ospite di una festa ad Arcore mi negò di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi. Secondo quanto dichiarato dalla signora, Karima El Mahroug "si faceva bella" con le altre ragazze raccontando le sue particolari conoscenze e "dicendo di essere stata una volta a una festa a casa di Berlusconi". Quindi Ruby mostrò alle compagne i "tantissimi vestiti griffati che aveva e i suoi gioielli". La Graziani ha poi aggiunto che le altre ospiti della comunità ligure le avevano riferito, una volta che Ruby se n'era andata, che la marocchina aveva effettivamente parlato di "bunga bunga", ossia secondo la deposizione di "una danza con toccamenti. Le ragazze mi dissero che lo fece a casa di Berlusconi". "Berlusconi l'ha aiutata" - La donna ha poi riferito delle numerose fughe di Karima dalla struttura, e ha spiegato che "quando tornava aveva tanti soldi. L'ho asputo dalle ragazze perché si faceva bella mostrando loro il denaro. Una volta - ha aggiunto - è stata fermata dalla polizia e le avevano trovato addosso 5 mila euro". L'ex responsabile della comunità ha riferito che "una volta Ruby mi disse che Silvio Berlusconi l'aveva aiutata dandole dei soldi perché non sapeva più come andare avanti". E ancora: "Una volta mi disse che Berlusconi cercava di farle avere i documenti, che la avrebbe aiutata per avere il permesso di soggiorno". Infine la Graziani spiega che Ruby non aveva mai fatto riferimento alla sua presunta parentela con Mubarak, mac he si vantava di una serie di consocenze, tra le quali Nina Moraci, e quella di diversi caliatori. Infine, circa le ingenti somme di denaro, Ruby "mi disse che la famiglia Mora teneva i suoi soldi", mentre sull'età della ragazza la donna ha affermato che Karima diceva sempre "di essere più grande" di quanto in realtà fosse.