I finti tagli al Quirinale: Napolitano fa il furbo
Giorgio Napolitano parla di tagli al Quirinale. Dice che nel suo settennato c'è stato un risparmio di sessanta milioni di euro. Il personale è stato ridotto di 394 unità e, nel 2011, ha provveduto alla riforma delle pensioni di anzianità e alla riduzione degli straordinari. Il Colle ci informa che anche lì si fanno sacrifici in un momento in cui a tutti viene chiesto di tenere duro. Tra le misure adottate c'è anche anche il blocco del turn over del personale, e l'applicazione di un contributo di solidarietà del 5 e del 10 per cento per le indennità degli altri gradi. Ma al di là dei tagli, resta un dato: il Quirinale ha spese enormi se confrontate con quelle di altre istituzioni paragonabili. Spese e sprechi - Lo aveva già denunciato, lo scorso luglio, Franco Bechis su Libero. E l'andazzo non è cambiato. La spesa per i beni e i servizi è aumentata di 300mila euro (ma il Quirinale lo spiega con le spese sostenute per il 150° anniversario dell'unità d'Italia. Ma nonostante tutto il Quirinale ha a bilancio ancora 228 milioni di euro, per il 2012 sono previste 245,3 milioni di spesa. Per farci un'idea: la Casa Bianca costa 136,5 milioni di euro, l'Eliseo 112,5, Buckingham Palace 57. Insomma, nonostante il primo passo compiuto da Napolitano, la strada per abbattere davvero i costi è ancora lunga e il traguardo lontanissimo.