L'attacco finale dei pm al Cav: "Mills ha nascosto il cadavere"
Inizia alle 16.10 l'attacco finale del pm Fabio De Pasquale contro Silvio Berlusconi. Il magistrato, accusa nel processo Mills in cui l'ex premier è imputato di corruzione in atti giudiziari inaugura la sua requisitoria citando il processo 'gemello' contro l'avvocato inglese David Mills, prosciolto dalla Cassazione per intervenuta prescrizione. Ma, sottolinea oggi De Pasquale nell'aula del Tribunale di Milano, le prove in base alle quali fu condannato in primo e secondo grado restano valide: "La sentenza diventata irrevocabile - sottolinea il pm - non è solo un contenitore di materiale probatorio ma è una prova, è opinione che ha valore di prova". Il magistrato ha iniziato a parlare alle 16.10. Con quella sentenza la Corte di Cassazione ha prosciolto per prescrizione David Mills dopo la condanna dell'avvocato inglese in primo e in secondo grado a 4 anni e mezzo di carcere. La strategia della difesa di Berlusconi Il cadavere e la lettera - Nessuna concessione allo show, perché, sottolinea, De Pasquale, non servono "espressioni colorite o passaggi brillanti, ma si deve rimanere su un piano freddo e tecnico". "Si può dire, come si dice in queste aule, che Mills ha fatto scomparire il 'cadavere' e non ha mai voluto dare alcun aiuto per ritrovare il provento", ha spiegato il pm facendo riferimento ai 600mila dollari al centro dell'accusa. "Mills - ha aggiunto - non ha mai voluto raccontarla questa storia di Berlusconi e ha sempre tenuta nascosta la provvista". A pesare, secondo l'accusa, è però la lettera che l'avvocato inglese inviò nel febbraio 2004 al suo commercialista Bob Drennan, "una confessione stragiudiziale". Nella missiva Mills si dice preoccupato di incorrere nelle maglie del fisco inglese per un 'regale' ricevito da Mr.B per evitargli guai con la giustizia. Per Il pm in questa lettera le parole sono "come pietre" e "non è il frutto di un estemporaneo colpo di testa", come spiegato in seguito da Mills. L'avvocato, ha ricordato infine De Pasquale, era un professionista noto e non uno qualunque: "E' l'uomo - ha proseguito il pm - che ha costruito il gruppo B della Fininvest e non è poca cosa. È stato lo sposo di un importante politico del Regno Unito, Tessa Jones, vicina a Tony Blair. Mills, con quella lettera, ha cercato aiuto perché era spaventata perché riteneva di essere in trappola dal fisco... ma mai immaginava che quella lettera che era legata la segreto professionale sarebbe finita in mano all'autorità giudiziaria inglese e italiana".