Schettino resta ai domiciliari Spuntano foto con la moldava
Il tribunale del Riesame ha confermato gli arresti domiciliari per l'ex comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino, respingendo quindi tutti e due i ricorsi: quello presentato dai pm e quello della difesa. "Siamo soddisfatti, ora attendiamo il deposito delle motivazioni, entro il 9 febbraio, poi valuteremo cosa fare". Così l'avvocato Alessandro Antichi, difenore dell'ex comandante del Concordia. "Siamo soddisfatti - ha ribadito Antichi - del funzionamento del sistema giudiziario italiano che si conferma indipendente nelle valutazioni". Nel frattempo, è pronta ad esplodere una nuova grana per il comandante: domani il settimanale Chi le foto esclusive della moldava Domnica Cemortan a cena con lui a bordo del Concordia. "Solidarietà e sostegno morale" - Nel giorno in cui vengono confermati i domiciliari a 'capitan codardo', arrivano intanto solidarietà e "sostegno marale al comandante e all'uomo Francesco Schettino", poiché va compresa "la portata del dramma umano". Questi alcuni stralci della mozione presentata al Consiglio comunale di meta di Sorrento, la cittadina dov'è nato e cresciuto il capitano della Concordia, amaro protagonista del naufragio all'Isola del Giglio lo scorso 13 gennaio. Le decine di morti e dispersi, i danni ambientali al mar e i danni d'immagine poco contano per i cinque consiglieri d'opposizione che hanno presentato la mozione, non discussa perché, come riferisce il Fatto Quotidiano, la maggioranza ha fatto mancara il numero legale. Nessuna sorpresa, perché fin dal giorno successivo la tragedia il comune sorrentino si è stretto intorno al suo concittadino, diventato contemporaneamente oggetto di scherno e di accuse in tutto il mondo. L'assessore al Bilancio Giuseppe Tito definì Schettino “un eroe”. Proprio alla "la campagna mediatica fortemente diffamatoria" fanno riferimento i firmatari della mozione, "offensiva per l’intera marineria locale". Di fatto, "una sentenza di condanna prima ancora che la giustizia faccia il suo corso ed individui tutte le responsabilità e tutti i soggetti cui esse responsabilità vanno ricondotte”. Secondo la mozione la stampa “nel diffondere un quadro distorto della realtà locale, crea motivi di disordine pubblico e di danno di immagine alla nostra città”.