Putin taglia il gas all'Italia: calo del 30% nelle forniture
Nei giorni dell'emergenza neve dalla Russia arriva l'allarme energia. Gazprom, il colosso del gas che fornisce tutto il continente, ha annunciato di non essere in grado di rifornere tutta Europa con i volumi supplementari di gas, come richiesto da diversi governi. L'ondata di gelo aveva infatti fatto schizzare le richieste di approvvigionamento, che non verranno però soddisfatte. Gazprom ha prima fatto sapere di essere tornata a "livelli normali" di forniture di gas al Vecchio Continente, dopo averle tagliate in precidenza fino al 10 per cento. Per quel che riguarda l'Italia il dato è ancora più allarmante: le forniture di gas dalla Russia al Belpaese hanno registrato un calo del 29,58 per cento. Sabato alle 14, infatti, secondo i dati fornniti da Snam Rete Gas, sono stati effettivamente immessi nel sistema 72,6 milioni di metri cubi di gas rispetto a una richiesta di 103,1 milioni di metri cubi. Putin: "Russia è la priorità" - L'annuncio sul taglio di forniture da parte di Gazprom è arrivato dal numero due del colosso, Alexandre Medvedev: "Gazprom - ha spiegato - non può soddisfare per il momento i volumi supplementari di gas che ci vengono richiesti dai nostri partner dell'Europa occidentale". Il premier russo, Vladimir Putin, è interventuo per chiedere a Gazprom di garantire il "massimo sforzo" per andare inciontro alle necessità dei suoi partner europei, precisando però che la priorità della compagnia deve essere quella di soddisfare la domanda interna russa di gas. Putin ha incontrato oggi, sabato 4 febbraio, il vice premier, Igor Sechin, il vice presidente del comitato manageriale di Gazprom, Alexander Medvedev e il direttore delle Finanze, Andrei Kruglov per fare il punto sulla situazione nel settore energetico. "Vi chiedo - ha detto Putin - di assicurare il massimo sforzo per venire incontro alle necessità dei nostri partner stranieri, tenendo presente che la priorità del settore energetico in generale e di Gazprom in particolare è quella di di soddisfare la domanda interna della Russia e di rifornire i consumatori della Federazione russa". "Volumi rispettati" - Kruglov ha poi informato Putin della situazione dei rifornimenti ai paesi europei: "Gli ordini dei paesi stranieri - spiega - sono completamente rispettati e in linea con gli obblighi contrattuali. Il volume degli ordini è aumentato. Abbiamo consegne di gas verso l’Europa occidentale già approvate da rispettare". "Ma non possiamo soddisfare - prosegue - i volumi aggiuntivi di gas che alcuni paesi dell’Europa occidentale ci richiedono". Kruglov ha poi ammesso che per alcuni giorni c'è stato un calo fino al 10% delle consegne di gas, che ora però sono tornate ai livelli previsti contrattualmente.