Processi e Pdl allo sfascio: perché Silvio sostiene Monti?
Retromarcia nel Pdl per quel che riguarda la campagna antimagistrati: la manifestazione del prossimo sabato è stata annullata. Due i motivi. Il primo: era annunciata una scarsa partecipazione. Il secondo: Berlusconi, e lo ha ribadito anche mercoledì, pensa che sia da irresponsabili togliere l'appoggio a Monti, e in questo contesto è meglio mantenere una certa pax giudiziaria. E sul fronte giudiziaro, per il cavaliere, le giornate sono tornate ad essere calde tra caso Ruby e caso Mills. Berlusconi ha però scelto il basso profilo e la prudenza. Silvio con Monti: una strategia obbligata; Videoeditoriale di Pietro Senaldi su LiberoTv Vota il sondaggio di Libero La base si ribella sul web: "Ci tradisci" I pro e i contro della strategia del Cav Silvio sa che lo attende un periodo delicatissimo: dipende dall'esito dei due processi citati la s sua futura agibilità politica, che potrebbe risentirne notevolmente. Per quel che riguarda il caso Mills il nodo è l'istanza di ricusazione: se la Corte d'Appello di Milano, il 18 febbraio, dovesse accoglierla, con tutta probabilità il Cav godrebbe della presscirzione. Per quel che riguarda il processo Ruby, se la Corte costituzionale dovesse giudicare legittimo il conflitto di attribuzione sollevato da Berlusconi, i tempi del processo si dilaterebbero. Ma si tratta di due circostanze che devono ancora verificarsi. In questo contesto, a sconsigliare spallate (a Monti) del Pdl e di Silvio Berlusconi, sono i sondaggi. Gli azzurri secondo le rilevazioni sono ai minimi storici. Gli elettori non riescono a comprendere perché il Cav si sia fatto da parte e perché continui a sostenere il governo dei tecnici. Insomma, le urne, ora, potrebbero rivelarsi una soluzione suicida per Berlusconi, che preferisce mantenere un basso profilo. Ma se la magistratura dovesse stringere la sua tenaglia sul Cav, gli esiti - anche per il governo Monti - potrebbero essere imprevedibili.