Schettino chiede scarcerazione "Non c'è pericolo di fuga"

Nicoletta Orlandi Posti

La difesa di Francesco Schettino ha formalizzato al tribunale del Riesame di Firenze la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il comandante della Costa Concordia.  Schettino è indagato per naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e omissione di soccorso in relazione alla Costa Concordia. Il difensore di Schettino, l’avvocato Bruno Leporatti, sostiene che non sussistono i pericoli di fuga e di inquinamento delle prove e, poichè Schettino è stato sospeso, neanche il rischio di reiterazione del reato. La decisione del Riesame potrebbe aversi il 10 febbraio, quando lo stesso Tribunale si occuperà del ricorso della Procura che invece vuole la custodia cautelare in carcere per il comandante.  Incidente probatorio - Il 3 marzo ci sarà l'incidente probatorio relativo alla scatola nera della nave Costa Concordia, naufragata venerdì 13 in prossimità dell’Isola del Giglio. L’ordinanza è stata firmata questa mattina dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto, Valeria Montesarchio, ed è quindi partita una notifica-monstre: destinatari sono infatti tutti le 4.200 persone che erano a bordo della nave, tra equipaggio e passeggeri, considerando ovviamente che per i deceduti saranno i congiunti i destinatari dell’atto. E proprio in considerazione del gran numero di chiamati in causa il gip ha stabilito che l'incidente probatorio si terrà nel Teatro Moderno di Grosseto.  La difesa - A richiedere questo importante atto giudiziario è stata l’accusa, con la richiesta depositata il 20 gennaio dal pool di magistrati della procura grossetana che indaga sulle cause e le responsabilità della tragedia che vede per ora ufficialmente indagati il comandante Francesco Schettino, agli arresti domiciliari, ed il primo ufficiale Ciro Ambrosio. Proprio ieri la difesa di Schettino ha sollecitato invece ulteriori approfondimenti prima di procedere a questo incidente probatorio, ovvero inserire in occasione dello stesso altri accertamenti. Anche alla luce della divulgazione dell'intercettazione di una telefonata nella caserma dei carabinieri di Orbetello lo scorso 14 gennaio durante la quale Schettino diceva: "Per dar retta al manager, passa da lì, passa da lì... Qualcun altro al posto mio non sarebbe stato così benevolo a passare lì sotto, perché mi hanno rotto il c..., passa di là, passa di là. La secca - conferma il comandante - c'era, ma non era segnalata dagli strumenti che avevo e ci sono passato". Non solo: "Quando ho capito che la nave si stava inclinando ho preso e sono sceso", ha detto capitan coraggio. Operazione di notifica - Da oggi, dunque, è scattata una gigantesca operazione di notifica da parte del tribunale di Grosseto attraverso la pubblicazione della ordinanza non solo sulla Gazzetta Ufficiale e sugli atti d’obbligo della procedura giudiziaria ma anche ricorrendo agli organi di informazione, come la Tgr Rai Toscana, quotidiani nazionali e regionali, comunicazioni alle agenzie di stampa, sito web del tribunale stesso.