La Procura accusa la Costa Trovata sedicesima vittima
Dopo aver accertato le colpe del comandante Schettino ora gli inquirenti vogliono far luce sulle responsabilità dell'armatore che lo ha assunto, ovvero la Costa Crociere. Ad indirizzare le indagini in questo senso è stato Beniamino Deidda, procuratore generale della Toscana. Un esplicito invito ad agire è stato fatto ai pubblici ministeri di Grosseto. Questo dopo le dichiarazioni rilasciate da Schettino ai pm dove affermava di aver informato il capo dell'Unità di crisi della gravità della situazione e soprattutto di esser stato sollecitato dalla stessa Compagnia a compiere gli "inchini" come forma di pubblicità. Già oggi, in teoria, potrebbe essere convocato in procura, Roberto Ferrarini, che la sera della tragedia parlò almeno tre volte con il capitano assicurandogli che avrebbe mandato degli elicotteri in soccorso, cosa poi non avvenuta. Il procuratore attacca la Costa - Il procuratore generale sembra voler imprimere una svolta nelle indagini sulla tragedia del Giglio e vuol far salire sul banco degli imputati i manager della Compagnia. "Per ora l'attenzione generale si è concentrata sulle colpe del comandante che si è rivelato inadeguato. Ma chi lo sceglie il comandante? - si chiede Deidda - Occorre spingere lo sguardo sulle scelte fatte a monte dal datore di lavoro e cioè dall'armatore". Il procuratore denuncia anche l'organizzazione della sicurezza della nave. "Scialuppe che non scendono, personale che non sa cosa fare, scarsa preparazione a gestire l'emergenza. La confusione che c'è stata rivela un'incredibile trascuratezza nell'applicazione delle norme di sicurezza. Invece questo settore va organizzato prima con esercitazioni e simulazioni, e l'emergenza gestita dopo" attacca Deidda. La strategia di Schettino - Il comandante, entrato nel vortice delle polemiche e considerato per ora unico responsabile della tragedia, cercherà di alleggerire il quadro indiziario pesante che pende nei suoi confronti. Schettino fornirà alcuni dettagli per dimostrare che le sue decisioni furono condivise con i vertici della Compagnia. Inoltre potrà finalmente svelare il motivo dell'incontro con la misteriosa donna bionda, avvocato della Costa, che incontrò la mattina dopo il naufragio. Trovato un altro corpo - E’ stato trovato dai sommozzatori un altro cadavere sul relitto della Costa Concordia. Il bilancio dei morti sale così a 16. Si tratta di una donna trovata sul ponte 3.