Povero Monti, da due mesi senza stipendio da senatore

Lucia Esposito

Il povero Mario Monti si è accorto di avere gettato il cuore oltre l'ostacolo, quando a inizio di dicembre presentando il suo durissimo decreto legge “salva-Italia” aveva annunciato la sua rinuncia allo stipendio da presidente del Consiglio per compartecipare ai sacrifici economici che venivano chiesti a tutti gli italiani. Pensava di cavarsela dignitosamente con lo stipendio da senatore a vita, carica vitalizia di cui era stato insignito da Giorgio Napolitano il 9 novembre 2011. Monti non aveva fatto però i conti con i salamelecchi della burocrazia istituzionale. Così per più di due mesi il poveretto è restato senza alcuno stipendio. Il Senato solo il 18 gennaio scorso ha esaminato i titoli dell'ex professore bocconiano riconoscendo che Monti gode di tutti i diritti politici ed esaminando il suo curriculum degno di testimoniare gli altissimi meriti in campo scientifico e sociale necessari alla nomina di senatore a vita. E solo dopo due mesi e 9 giorni la sua nomina è diventata definitiva e lo stipendio può essere erogato. Non è ancora chiaro se il premier potrà ricevere anche gli arretrati che la pigrizia burocratica gli ha finora negato. di Franco Bechis