Via ai conti correnti di base: zero spese per i pensionati
Dopo le pressioni arrivate da più fronti, il governo di Mario Monti nel pacchetto liberalizzazioni metterà mano anche alle banche. Secondo quanto si è appreso, la novità principale sarà il conto corrente di base, ossia con i costi tendenti allo zero. Un provvedimento dovuto dopo che la manovra del governo tecnico, per farvorire la tracciabilità e la lotta all'evasione fiscale, ha disposto che le pensioni superiori ai mille euro non potranno più essere corrisposte in contanti (obbligando i pensionati ad aprire un conto corrente e a sostenerne le salate spese di gestione). Il conto corrente base dovrà prevedere una serie di servizi minimi gratuiti in modo da garantire ai pensionati la riscossione dell'assegno senza costi aggiuntivi. La stessa convenzione, o il decreto, dovrebbe individuare le fasce socialmente più deboli al fine di rendere esenti, per l'imposta di bollo, le comunicazioni periodiche relative agli estratti conto. La tempistica - Il decreto disporrà che entro tre mesi, per il conto corrente di base, dovrà essere stipulata una convenzione tra ministero dell'Economia, Bankitalia, Abi, Poste e associazioni dei prestatori di servizi di pagamento per la definizione delle caratteristiche di un conto corrente o di un conto di pagamento di base nonché delle commissioni da applicare sui prelievi effettuati con il bancomat tramite la rete degli sportelli automatici presso una banca diversa da quella del titolare della carta. Se dopo 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto non sarà stata firmata una convenzione, un nuovo decreto del ministero dell'Economia ne detterà le condizioni. Mutui e assicurazioni - Su Liberoquotidiano.it avevamo dedicato uno speciale ai costi dei servizi finanziari, dalla gestione del conto a quelli delle commissioni interbancarie, costi e spese che hanno pochi pari in Europa e che potrebbero calare in maniera significativa intervenendo sul mercato bancario (leggi lo speciale). Nell'articolo si citava anche la stortura della vendita contestuale al mutuo di un'assicurazione, una pratica scorretta applicata dagli istituti bancari. Secondo quanto si è appreso, con il varo del decreto liberalizzazioni, sarà immediatamente operativa la norma che prevede per le banche e gli intermediari finanziari che condizionano l'erogazione di un mutuo immobiliare, il divieto di imporre l'assicurazione e l'obbligo di sottoporre al cliente almeno due preventivi di due differenti gruppi assicurativi.