Piano casa, Silvio: "Avanti"

Silvia Tironi

Silvio Berlusconi non ci sta: il presidente del Consiglio ha infatti negato che ci sia stata “una frenata” per il decreto legge che riguarda il piano casa. Anzi, rilancia: il testo sarà comunque sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì per il via libera. "Non si cambia nulla. E voglio il decretolegge", ha detto Silvio Berlusconi nel corso di Panorama del giorno su Canale 5, ribadendo che si sta "discutendosullo strumento da usare, se un decreto legge o un ddl. Noi naturalmentepreferiamo un dl perché è più veloce, ma stiano sicure le famiglie che il pianolo faremo e loro potranno allargare la casa e lo potranno fare subito". "Il progetto è nato da me pensando alle esigenze di tante famiglieitaliane che abitano in una casa mono o bi-familiare, che si sono sviluppate,che hanno avuto dei figli o dei nipotini e che avrebbero l'esigenza diallargare la casa con una o due camere o dei servizi in più", ha spiegatoil premier, consapevole di "quanto è difficile per la burocrazia regionalee comunale". "L'idea è stata accolta con molto favore dalle famiglie,quasi il 50% abitano in case di questo tipo", ha aggiunto. Per questo,"la norma andrà avanti, si sta semplicemente discutendo sullo strumento,un decreto legge o un disegno di legge, noi naturalmente preferiremmo undecreto che è immediatamente efficace visto che il ddl impiega più tempo inParlamento, ma stiamo lavorando con le regioni affinché siano le regioni, chehanno la concorrenza concorrente con lo Stato in materia abitativa a tradurrequesta intuizione in una legge regionale affinché si possa cominciare subito daun lato a dare risposta alle esigenze di queste famiglie, dall'altro aimmettere nell'edilizia dei soldi che adesso tengono come risparmi immobili inbanca". Il presidente del Consiglio è dunque tornato a ribadire quanto affermato ieri sera: “Stiamo discutendo sullo strumento, non c'è nessuna frenata, ho affidato ai tecnici il compito di avere un confronto con le Regioni, poi decideremo noi”, sono state le parole del capo del governo. “Il fatto – aveva proseguito - è che ci sono competenze concorrenti. Comunque gli effetti immediati ci saranno e le Regioni non possono sottrarsi perché in giro c'è un'attesa fantastica”. Berlusconi aveva inoltre precisato che le Regioni “non si sono tirate indietro; sono gelose della loro competenza”. E l’annuncio finale: “Dopodomani andrà qualcosa in Consiglio dei ministri sulle abitazioni: qualcosa di positivo che darà via al piano in accordo con le Regioni”. "Se fossi disoccupato, non resterei con le mani in mano" - Il Cavaliere, a Napoli per incontrare i lavoratori della Fiat di Pomigliano d’Arco, si è intrattenuto con i giornalisti anche per tornare sulle parole di ieri con le quali invitava gli italiani a lavorare di più. “Chi ha possibilità di farlo deve lavorare di più”, ha ribadito. Riferendosi proprio allo stato di chi si ritrova senza lavoro, ha aggiunto: “Auspico che chi è stato licenziato trovi qualcosa da fare. Io di certo non starei con le mani in mano. Io spero comunque che si faccia di tutto affinché non si lasci nessuno a casa. Anche gli imprenditori – ha sottolineato Berlusconi - si devono inventare qualcosa”.