Liceo va in gita al fronte NoTav Il Pd indignato col preside

Nicoletta Orlandi Posti

In gita scolastica al cantiere della Tav di Chiomonte. E' questa l'idea del preside del liceo "Lorenzo Federici" di Trescore Balneario (Bg) che il 23 dicembre scorso ha portato i suoi studenti proprio nei luoghi dove va in scena la lotta dei NoTav contro l'alta velocità in val di Susa, con tanto di guida "attivista". Un'iniziativa che non è piaciuta per niente al parlamentare del Pd Stefano Esposito che ha scritto una lettera al preside, il prof Elio Manzoni. "A indignarmi - specifica Esposito - non è neanche il suo bizzarro tentativo di far passare una visita a un cantiere che è stato sede di violenti attacchi alle forze dell'ordine per 'approfondimento sulla convivenza civile', poiché non vi è nulla di 'civile' negli assalti succedutisi dal 3 luglio in poi, nei più di 300 feriti e contusi tra le forze dell'ordine, nelle minacce scritte sui muri o inviate con lettere intimidatorie o nel linguaggio para-militare adoperato da alcuni siti internet e dagli esponenti dell'area antagonista. A indignarmi, invece, è l'accostamento vergognoso e inaccettabile che lei ha voluto fare tra la scampagnata in Valle di Susa con i No Tav e le visite a Marzabotto e a Bologna fatte nel recente passato dagli studenti del liceo Lorenzo Federici". Le polemiche - Il parlamentare del Pd si chiede come sia possibile "che il preside di una scuola, che dovrebbe trasmettere il sapere e vigilare sulla correttezza della trasmissione dello stesso, arrivi a tracciare un parallelismo tra due delle pagine più tragiche della storia italiana e l'opposizione nei confronti dell'Alta velocità? Cosa hanno a che fare una strage nazista e un attentato terroristico di matrice neofascista con i recenti fatti della Valle di Susa? Si vuol forse lasciar intendere che i poliziotti, che a Chiomonte difendono non un cantiere ma lo Stato, sono come i nazifascisti e che, quindi, chi si oppone con violenza alla Tav ha una qualche comunanza ideologica e morale con gli eroi della lotta partigiana?". Secondo Esosito è legittimo che insegnanti e studenti abbiano un'opinione critica nei confronti della Tav come di qualsiasi altra grande infrastruttura. "Ma - puntualizza - non si può contrabbandare per 'approfondimento sulla convivenza civile e sulla cittadinanza' una gita tra le montagne valsusine al seguito dei No Tav e voler conoscere le 'ragioni' di chi si contrappone illegalmente e violentemente allo Stato e alle forze dell'ordine non ha proprio nulla a che vedere con l'educazione alla legalità, ma ne rappresenta lo stravolgimento della stessa. Gli agenti che quotidianamente sono impegnati nel cantiere sono esattamente come gli insegnanti: servono lo Stato. E non si può accettare che i secondi scambino i primi per dei 'nemici' e decidano di mettersi dalla parte di chi lo Stato non lo rispetta e lo attacca anche con metodi violenti".