Fase 2, Alfano avverte Monti: Adesso serve la crescita

Giulio Bucchi

Mario Monti passa lo scettro a Corrado Passera. La fase 2 invocata dal premier, infatti, vedrà protagonista assoluto il superministro dello Sviluppo e delle infrastrutture. In agenda c'è la spending review, per procedere a tagli selettivi e scegliere con cura dove investire. Quindi, via alle liberalizzazioni e alle grandi opere. Le prime, per la verità, non sono cominciate con il piede giusto visti i fiaschi con tassisti e farmacisti. Per non rischiare cadute in parlamento, si potrebbe partire dal ddl Romani sulla concorrenza messo a punto 2 anni fa e fermo ancora in Aula: nel mirino finirebbero le concessioni di autostrade, aeroporti, servizi locali, carburanti. Sarebbero queste le "azioni coraggiose" per la crescita promesse dal premier a Palazzo Madama "entro aprile". E Passera, dal canto suo, ha giurato che l'obiettivo è varare un "pacchetto organico" che non colpirà solo qualche categoria privilegiata. Fermo restando che il punto più importante, su cui ci sarà ancora molto da faticare, è quello della riforma del mercato del lavoro, con il ministro del Welfare Elsa Fornero finita in balia dei sindacati. E' questo il menù degli incontri di questa mattina tra premier e vertici del Pdl prima (con Berlusconi, Alfano, Cicchitto e Gasparri) e Terzo Polo poi. Incontri che serviranno a fare il punto sulla manovra appena passata, sì, ma soprattutto sulle misure da prendere nel 2012. Forse ancora più importanti. Non a caso, è proprio Angelino Alfano ad avvertire: "Ora bisogna rilanciare la crescita".