Allegri playboy, Pato distratto: Silvio contro il Milan in amore
La serata pareva filar liscia e sonnolenta, decisamente sottotono rispetto ai regali festeggiamenti degli anni d’oro. Sul cocktail natalizio del Calcio Milan aleggiava quell’atmosfera “sobria” che incombe oggi sui cieli italici più dello smog metropolitano. Particolare la scelta della location: la Sala Reale della Stazione Centrale attigua al binario 21, con tanto di Frecciarossa in partenza. Il catering ricalca le tipiche cene di fine anno aziendali, mentre in sottofondo la melensa musica di Merry Christmas accompagna i consueti brindisi. E incredibilmente anche le hostess appaiono quasi morigerate. Niente stangone o prosperosi decolette, ma ragazze della porta accanto in tailleur d’ordinanza. Non par vero, sembra quasi la festa dei cugini interisti! La Cassano family - I giocatori giungono alla spicciolata, taluni solitari, altri in compagnia, con la bella sorpresa della Cassano family al completo. Nel frattempo inizia il via vai delle auto blu, capitanate dall’Amministrator Galliani, e a seguire il Governator Formigoni e Fedel Confalonieri. Non pervenuto Emilio Fede. Tra uno spumante e un riso pilaf, l’atmosfera all’improvviso si surriscalda grazie al pirotecnico arrivo del Cavaliere. Può iniziare lo show. Atteso più di Santa Claus, in buona forma, ha una battuta per tutti. Berlusconi all’attacco - L’attacco iniziale è pura surplace berlusconiana, con il suo ritorno sulla poltrona di presidente rossonero, ricordando di essere il più vittorioso dai tempi dell’Antica Roma. Nel giro trionfale saluta Pippo Inzaghi augurandogli buona fortuna (non si è capito se per la guarigione o la ricerca di una nuova squadra) e chiacchiera a lungo con Clarence Seedorf, in versione manageriale. Dopo l’ennesimo flash si forma un trio composto da Silvio, Galliani e il Mister Allegri, un po’ intimorito. Lezione di tattica del Cavaliere, che gesticola a suo modo, mentre sotto la lente implacabile cadono due calciatori. L’argentino Tevez accusato di preferire i petrodollari del PSG al prestigio del Diavolo, e il brasiliano Pato indiscutibilmente fuori forma perché troppo innamorato. A questo proposito latita la giovane Barbara, dicono preoccupata per il cazziatone paterno. Come un fulmine a ciel sereno giunge invece la stilettata all’allenatore playboy troppo occupato in vicende di gossip e poco attento al gioco dei suoi pupilli. Viene confermato solo pro tempore in quanto non riesce a mettere in campo i ragazzi meglio del Barcellona. Rimandato a settembre con alto rischio di bocciatura. Le orecchie fischiano - Il one man show presidenziale raggiunge le vette più alte a fine serata, quando l’infervorato Silvio scorge l’amico Confalonieri. Il viso diviene scuro, i temi della discussione cambiano virando sul politico. I risvolti economici e finanziari del Paese preoccupano molto. Viene analizzato il nuovo assetto ministeriale, fino a quando il giudizio passa inevitabilmente sui capi di governo esteri. Riteniamo che dalle parti di Berlino, a una Signora siano fischiate, e non poco, le orecchie! di Massimo De Angelis