Il nuovo amore dei francesi: dopo Battisti, Toni Negri

Andrea Tempestini

La Francia ci ricasca. Dopo Cesare Battisti, s’è innamorata di Toni Negri, il fondatore di Autonomia operaia e oggetto in passato delle attenzioni dei magistrati italiani per i suoi trascorsi legati agli Anni di Piombo. È successo che l’Accademia di Francia a Roma ha organizzato per martedì prossimo una serata, dal  titolo “Il filosofo come personaggio”, in cui Negri sarà ospite d’onore.  È presentato come «specializzato in formalismo giuridico», «traduttore degli scritti di filosofia hegeliana sul diritto pubblico, di Cartesio, Kant e Spinoza». Stranamente, neanche una riga sul suo curriculum legato al terrorismo. Strano, visto che scappò in Francia. A dire il vero, si scrive che è stato «assolto dalle accuse più gravi». Mettendo decisamente in secondo piano la sua relazione travagliata con la giustizia. I transalpini non si smentiscono mai.