La Cgil all'attacco: "Cambiare i saldi della manovra"
Nessun governo "può passare senza il consenso" e "la presenza dei tecnici non implica la fine delle procedure democratiche". Per questo, sostiene il leader della Cgil, Susanna Camusso, "non può essere il governo a dettare l'agenda del confronto con i sindacati". "Non riunceremo mai all'idea che la manovra vada cambiata" puntualizza la sindacalista spiegando: perchè "fa male all'intero Paese", dal momento che "le misure che contiene lo porteranno sempre più in recessione". Camusso, riferendosi alle parole spese dal presidente del Consiglio Mario Monti in merito ai margini per apportare correzioni al testo approvato dal Cdm, osserva inoltre: "C'è differenza tra dire che non si deve cambiare la struttura della manovra e dire che non debbano essere modificati i saldi. Perché i saldi si possono onorare anche in altro modo". Iniquità - In un'intervista a La Repubblica, la Camusso aveva detto: "C'i sono tratti incomprensibili di iniquità: si pensi all'abolizone della norma che permetteva di andare in pensione con 40 anni di lavoro". La leader lamenta poi che "ci sono troppe continuità (con il precedente governo ndr): una su tutte. Fanno sempre premio i conti della Ragioneria. Lavoratori e pensionati sono le categorie alle quali si fa pagare più duramente questa crisi. Ma questo è un errore dal punto di vista dell'equità: si colpiscono sempre gli stessi con effetti recessivi per l'economia. Quando il giornalista gli chiede se Monti è peggio di Berlusconi lei risponde: "Non potrei dirlo perché come è noto con Berlusconi non abbiamo mai parlato. Monti comunque ha aperto una discussione. Con il governo precedente ci sono stati solo incontri nei sottoscale. E non con la Cguil. Resta il fatto che la politica dei due tempi non conviene. Ci sono troppe continuità. Una su tutte: fannop sempre premio i conti della Ragioneria". Vertice della Triplice - Subito dopo la manifestazione davanti a Montecitorio di lunedì 12 dicembre, la Camusso si è riunita insieme ai segretari di Cisl e Uil presso l'hotel Colonna Palace a Piazza Montecitorio per valutare l'andamento dello sciopero e delle diverse iniziative contro il cosiddetto decreto "salva-Italia".