La manovra-batosta di Monti costa 2.500 euro a famiglia

Lucia Esposito

La manovra lievita, la stangata cresce, la pressione fiscali sale a livelli inauditi: è al 47 per cento. Dopo le anticipazioni della conferenza stampa passata già alla storia del nostro paese per il pianto del ministro delle Lacrime, Elsa Fornero, si è potuto spulciare nel cosiddetto decreto salva-Italia. E tra balzelli e imposte che sputnano come funghi, puntuali, arrivano anche i conti fatti in tasca agli italiani della Cgia di Mestre: il decreto del governo MOnti da poco più di 20 miliardi di euro previsti nel triennio 2012-2014 è volato fino a circa 63 miliardi. La spesa media per una famiglia italiana? Sarà di 830 euro l'anno, complessivamente 2.500 euro nel triennio. Maggiori entrate e tagli - Questi i calcoli della Cgia, che sottolinea come la manovrà darà luogo a una correzione del deficit per un importo di circa 20 miliardi nel 2012 e di altri 21 miliardi per ciascuno dei due anni successivi. Per essere puntigliosi, la stangata del professore avrà un effetto di 62,9 miliardi: le maggiori entrate rappresentano circa il 70% della manovra, mentre le minori spese ammonteranno circa al 30 per cento. Gli effetti complessivi - "Secondo una nostra stima - ha commentato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - nel triennio 2012-2014, l'impatto medio  su ciascuna famiglia italiana sarà di quasi 2.500 euro, poco più di 830 euro all'anno. Se agli effetti economici della manovra Monti aggiungiamo anche quelli esplicati dalle due manovre d'estate redatte quest'anno dal Governo Berlusconi, l'effetto complessivo, nel periodo 2011-2014, sale a addirittura a 208 miliardi di euro. Pertanto, il costo che ogni nucleo familiare dovrà farsi carico nel quadriennio 2011-2014, sarà pari a 8.266 euro, poco più di 2.000 euro all'anno".