Orfani Benigni sgonfio per l'ultimo Fiorello Senza più il Cav può già andare in pensione
Oh, si tratta sicuramente di un grande successo, ascolti da favola e critici televisivi in ginocchio. Sfugge solo un particolare: perché dovrebbe essere interessante l'ennesima replica di Roberto Benigni a Il più grande spettacolo dopo il weekend? Fiorello è senz'altro un geniaccio del varietà, un sublime intrattenitore. Forse poteva inventare qualcosa di diverso dalla consueta spernacchiata antiberlusconiana dell'ex comico ora patetico toscano. Cioè un altro che non si è reso conto della realtà, del fatto che Silvio non è più al governo e forse si potrebbe fare ironia sul nuovo governo. Non fosse che è troppo difficile cavare dal cilindro qualcosa di interessante su Monti e soci. Fiorello ha tenuto per sé lo sbertucciamento delle lacrime di Elsa Fornero, ministro del Welfare. E a Benigni non è rimasto altro che rovistare nello sterco. Guarda il video su LiberoTv: Benigni da Fiorello "L'inno del corpo sciolto" Non solo quello - metaforico - dell'odio anti Cav, ma anche quello ben più prosaico dell'inno del Corpo sciolto. Una canzone che Roberto non suonava dal vivo da trenta anni, tutta dedicata alla merda. Dicono i cronisti illuminati che Checco Zalone è volgare perché scarica raffiche di parolacce. Dovrebbe essere divertente, invece, la canzoncina strafritta sulla cacca? Dovrebbero essere divertenti le battute sulle dimissioni del Cavaliere, che sarebbero "Le più belle degli ultimi 150 anni"? O sul Cavaliere che aveva tanti castelli e tante principesse, "tutte sul pisello"? Se Benigni non ha niente di meglio in repertorio, forse potrebbe anche ritirarsi, nonostante il nuovo governo abbia alzato l'età pensionabile. Nel suo caso, bisognerebbe fare un'eccezione e spedirlo anticipatamente a riposo: sarebbe un sacrificio affrontabile senza lacrime, anche per una con la piangina facile tipo la Fornero. di Francesco Borgonovo