Di Pietro rompe con il Pd: Manovra iniqua, votiamo no

Giulio Bucchi

Le strade di Pd e Idv si separano davanti a Monti. Probabilmente non serviva la controprova di Montecitorio, ma le parole ascoltate da Pier Luigi Bersani in Aula (e fuori) dai rappresentanti di Italia dei Valori avranno di sicuro qualche effetto pesante. "Se mettete la fiducia, noi voteremo no", ha assicurato il capogruppo Massimo Donadi, proprio mentre il democratico Franceschini ricordava che i sacrifici vanno fatti e non è questo il momento di dividersi sulla fiducia sì o fiducia no. Si vota compatti per il professore, sperando che la barca galleggi. Insomma, non solo due posizioni differenti, ma due concezioni della politica in tempo di crisi diametralmente opposte. E Antonio Di Pietro? "Così com'è, noi la manovra non la votiamo - incalza Tonino, conversando con i giornalisti fuori da Montecitorio -. La respingeremo se non sarà corretta. Perché la reputiamo iniqua e ingiusta, da riscrivere in Parlamento". E ancora:  "Presenteremo una contromanovra in alcuni punti che consentirà di far quadrare i conti lo stesso". Opposizione "costruttiva", come si direbbe in tempi normali. Peccato che l'opposizione, in questo momento, sia anche al Pd scopertosi di colpo maggioranza.