Cgil, sciopero per le pensioni: "Puniti gli assegni da 1000 €"
La Cgil proclama per lunedì 12 dicembre quattro ore di sciopero con manifestazioni per protestare contro la manovra lacrime e sangue di Mario Monti. Un'iniziativa autonoma nonostante, fanno sapere dal sindacato rosso, l'accordo raggiunto domenica con Cisl e Uil per una mobilitazione comune. Evidentemente, saltata, perché i segretari Bonanni e Angeletti hanno anticipato di qualche minuto la collega Susanna Camusso annunciando due ore di sciopero (le ultime) sempre per lunedì. Nodo pensioni - "La manovra proposta dal Governo - accusano da Corso d'Italia - contiene poche novità positive (sulla crescita e sulle infrastrutture) e molte parti gravi che non la configurano come una manovra equa, ma che carica su lavoratori e pensionati (già colpiti dalle precedenti manovre) un carico pesantissimo". E' proprio quello delle pensioni uno dei nodi centrali della faccenda. Come annunciato dal ministro del Welfare Elsa Fornero, le pensioni minime (480 euro) e le doppie del minimo avranno garantite la piena copertura dall'inflazione per il 2012 e 2013. La protesta della Cgil, dunque, si concentra soprattutto sulle pensioni da 1.000 euro. Scontro interno - Il malumore, però, è soprattutto rivolto alle altre due sigle sindacali. Uno "sciopero disgiunto" accolto con "irritazione" e "stupore". "Davanti a provvedimenti così grav - attacca la Cgil - il problema di Cisl e Uil sia unicamente quello di avere un confronto e non le necessarie modifiche". Quello che la Cgil rivendica "con forza e che otterrà". Dal canto suo, Raffaele Bonanni parla di un possibile accordo con l'Ugl e alla Camusso manda a dire: "La Cgil ci chiede discutere, siamo felici di questo, se sono d'accordo con noi sulla richiesta preliminare di contrattazione, di negoziato, se condivide questa impostazione benissimo. Diversamente - prosegue il segretario della Cisl - marceremo divisi e colpiremo uniti".