Natale nero negli Stati Uniti Obama che fa? Va in vacanza
Proprio mentre la crisi economica aggredisce l’Europa contagiando i mercati come un virus e l’incertezza stringe lo stomaco a milioni di americani, Barack Obama se ne va per diciassette giorni in vacanza alle Hawaii, senza visite né impegni ufficiali in programma. La Casa Bianca ha comunicato che il presidente Usa trascorrerà il periodo natalizio, dal 17 dicembre al 2 gennaio, nell’arcipelago del Pacifico insieme alla moglie Michelle, alle figlie Sasha e Malia e al cane Bo, riposandosi in una villa da 3.500 dollari a notte di fronte alla spiaggia di Kailua, nell’isola di Oahu. Una villa che, vista la frequenza delle visite di Obama, è stata non a caso ribattezzata Winter White House, la Casa Bianca invernale. Con milioni di americani senza lavoro e che contano i dollari per arrivare alla fine del mese, la lunga e costosa vacanza del presidente Obama ha suscitato critiche, ma non particolare stupore. Invece di scegliere una soluzione più sobria, la famiglia presidenziale ha confermato la lussuosa residenza dello scorso anno, dotata di cinque bagni, cinque camere da letto, una piscina con cascate tropicali e persino una spa. Una scelta particolarmente vistosa per un presidente la cui rielezione è in bilico e legata all’umore della classe media. Nonostante l’affitto della villa sarà saldato dal presidente, i contribuenti americani finanzieranno di tasca propria le spese di viaggio e le imponenti misure di sicurezza di Barack Obama e famiglia. Secondo il quotidiano online Hawaii Reporter, lo scorso anno la vacanza costò addirittura 1.474.200 dollari, considerando i costi operativi dell’Air Force One, l’aereo presidenziale che macina 181.757 dollari all’ora e che per arrivare all’arcipelago del Pacifico ne impiega dieci di volo. Il viaggio natalizio degli Obama alle Hawaii, dove il presidente è nato, è diventato ormai una costosa tradizione per gli Stati Uniti. La first family oltretutto non andrà in vacanza da sola: oltre agli amici di Obama, ad accompagnarla ci saranno circa trenta membri dello staff della Casa Bianca, che alloggeranno poco distante dalla lussuosa residenza presidenziale per una spesa di circa 134.000 dollari, a cui si aggiungeranno 16.800 dollari per gli agenti dei servizi segreti e dei Navy Seals e 250.000 dollari che verranno impiegati per pagare gli straordinari della polizia locale. Gli americani, stremati da una recessione che non riescono a scrollarsi di dosso, osservano perplessi questa lunga vacanza, così come il tempo passato da Obama giocando a golf, 30 partite quest’anno e 88 da quando è presidente, o organizzando partite di basket con gli amici, in una delle quali l’anno scorso rimediò dodici punti di sutura al labbro. Non è la prima volta che i viaggi di piacere del presidente, organizzati sempre in momenti di difficoltà per il paese, scatenano polemiche. Già ad agosto i dieci giorni trascorsi nell’isola di Martha’s Vineyard, epicentro liberal della vita mondana americana, simbolo radical chic di kennediana memoria, avevano indispettito i critici. Quella volta ci penso Irene, l’uragano, a riportare a Washington il presidente, che interruppe le vacanze con un giorno d’anticipo. La lunga vacanza ha scatenato le reazioni dei candidati repubblicani impegnati nella campagna elettorale per le primarie. Mitt Romney ha puntato il dito contro i 17 giorni di mare invernale spiattellati in faccia agli americani. Per questo ha chiesto ai suoi sostenitori di mandare Obama in vacanza permanente. di Andrea Marinelli