La rivoluzione del sindaco Pisapia snobba bimbi africani

Lucia Esposito

Le casse di palazzo Marino piangono. E così il Comune di Milano decide di chiudere i rubinetti anche per gli aiuti umanitari al continente nero. I 467 mila euro, che dovevano essere garantiti fino al 2014 alla fondazione “Alliance for Africa”, non lasceranno i caveau di piazza della Scala. L’“alleanza”, con una dotazione iniziale di 10 milioni di euro, era stata stipulata nel dicembre 2009 dall’ex sindaco Letizia Moratti e dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. E grazie alla partecipazione di Agyekum Kufour, presidente del Ghana, avrebbe dovuto rappresentare il biglietto da visita dell’Expo di Milano nel sud del mondo. Con la realizzazione di progetti di solidarietà e cooperazione da mettere in vetrina in vista della esposizione universale del 2015. Ma nonostante il tema portante sia “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”, sembra proprio che l’Expo per l’Africa si sia già concluso. Per i prossimi tre anni, infatti, Milano non contribuirà ad alcun progetto di sviluppo nel continente nero. Motivo di tanta parsimonia, fanno sapere da palazzo Marino, sarebbe la scarsa operatività della fondazione presieduta da Kufour. Nel dicembre scorso, tramite il bando per la cooperazione internazionale indetto dall’Expo, sono stati raccolti novantuno progetti, di cui più della metà da realizzare in Africa. Iniziative legate alla salute, al lavoro, all’educazione e alla sicurezza alimentare. Il tutto in linea con il tema dell’Expo 2015, che ha tra i principali obiettivi quello di «assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione». Secondo quanto riferiscono da palazzo Marino, però, fino a oggi nel continente nero “Alliance for Africa” avrebbe portato a termine solo la ristrutturazione di una scuola ad Accra, in Ghana. A fronte di un investimento di 335 mila euro nel 2010 e 338 mila 2011. Il rifacimento dell’edificio, secondo le stime del Comune, sarebbe costato in tutto circa 200 mila euro. E la Regione, che si è impegnata a finanziare ad hoc i singoli progetti, ha stanziato da parte sua altri 100 mila euro. Non si capisce, dicono da palazzo Marino, dove siano finiti tutti gli altri soldi. La fondazione risponde che, oltre che per la messa in sesto dell’edificio scolastico della capitale ghanese, i finanziamenti sono stati utilizzati per la realizzazione di due sedi di “Alliance”: una a Milano, e un’altra in Ghana. Ma palazzo Marino non ci sta. Il Comune avrebbe dovuto garantire ai progetti di solidarietà in Africa 140 mila euro nel 2012, 157 mila euro nel 2013 e 170 mila euro nel 2014. In tutto 467 mila euro. Che però non verranno più erogati. Considerata la difficile situazione del bilancio e la scarsa operatività della fondazione, Giuliano Pisapia ha così deciso di rompere l’“alleanza” con l’Africa stipulata nel 2009 da Letizia Moratti e Roberto Formigoni. La Regione, che aveva aveva condiviso il progetto col Comune, fa sapere che valuterà il percorso migliore per salvaguardare i progetti in corso. di Lidia Baratta