Barilla contro Plasmon: scoppia la guerra per le pappette

Nicoletta Orlandi Posti

Continua la guerra delle pappe per bamini. Barilla contro Plasmon, oggi il secondo match. Tutto è iniziato con una pubblicità comparativa su un prodotto per l'infanzia pubblicata della Plasmon apparsa sui quotidiani che il gruppo parmigiano ha definito senza mezzi termini una "azione sleale". A sua volta la Plasmon aveva replicato sostenendo che la propria pubblicità era basata su informazioni «vere, verificabili, complete e basate su dati analitici incontrovertibili». Oggi Barilla risponde alla rivale con una pagina sulla stampa, con scritto a lettere cubitali "Le mamme italiane sanno quello che fanno". Ma Plasmon non demorde e per il secondo giorno di fila ha riacquistato una pagina sui giornali per la sua pubblicità. Una nota della Barilla spiega le ragioni dell'azienda: la pagina "è a difesa dei genitori, che sono attenti e consapevoli dell'impegno di chi lavora ogni giorno per garantire a loro e ai loro   figli prodotti buoni, sani e sicuri". "Da 135 anni Barilla effettua   continui controlli e test - continua la nota - per garantire la   genuinità, la qualità e la sicurezza di ogni prodotto. Il rispetto   per la trasparenza, per l’etica e per il benessere dei consumatori, per Barilla vengono sempre al primo posto"."La fiducia che tantissime mamme ci accordano ogni giorno - prosegue la nota di Barilla - è la diretta dimostrazione che le loro scelte sono fatte con consapevolezza e conoscenza della qualità dei nostri prodotti. Barilla difende la scelta e il diritto delle persone ad avere un'informazione corretta, che non li confonda attraverso la comparazione di prodotti fra loro assolutamente diversi, sviluppati per persone con bisogni differenti".