In Italia si dicono tutti poveri ma ci sono 200mila auto di lusso
Nel 2010 sono state vendute 206.000 auto di lusso. Per ognuna mediamente sono stati spesi 103.000 mila euro. Viene spontaneo chiedersi chi le ha comprate visto che solo 71.989 contribuenti italiani, pari allo 0,17% del totale, hanno dichiarato al fisco più di 200.000 euro, il reddito disponibile congruo ad un acquisto di questo livello. Come fanno gli altri 137.011 possessori di Ferrari, Lamborghini, Mercedes, Bmw e Audi a possedere auto che valgono metà del loro reddito annuo? Anche perchè i 'non ricchi', cioè il restante 90,2% dei contribuenti dichiara meno di 35.000 euro e il 49,07% (20.4 milioni di soggetti) meno di 15.000 euro l'anno. Cioè gli ci vorrebbe lo stipendio di una decina d'anni per acquistare la 'supercar'. Lo studio della Uil - L'anomalia viene fuori da uno studio della Uil nel quale viene fotografato il nostro sistema fiscale. La cartolina del Belpaese è sconcertante: nel 2008 (ultimo dato disponibile) il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è stato di 19.640 euro e quello dei pensionati 13.940 euro. Ma a sorpresa i proprietari di discoteche, centri benessere e istituti di bellezza, hanno dichiarato addirittura perdite. I negozi di abbigliamento e calzature un reddito molto più basso: 8.000 euro. Fino ad un massimo dei bar (16.200 euro) e degli orafi (16.300 euro). Si tratta sempre comunque di meno di quanto guadagna un dipendente. Chiaramente questo dato è strettamente collegato all'evasione: la base imponibile evasa ogni anno - dice la Uil - ammonta a circa 200 miliardi di euro, mentre le imposte evase supererebbero ormai i 100 miliardi di euro. Stima rilevante ma giudicata prudenziale da tutti gli altri studi che ritengono che il livello dell'evasione fiscale superi i 130 miliardi di euro. Insomma il sistema è "iniquo ed inefficace".