Ecco le nuove pensioni Lavoreremo più di 40 anni

Andrea Tempestini

Cominciano a filtrare le prime corpose indiscrezioni relative alla riforma delle pensioni che hanno in cantiere il premier Mario Monti e il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. La più significativa riguarda il possibile aumento della soglia minima dei 40 anni di contributi necessari per le pensioni di anzianità, indipendentemente dall'età anagrafica: secondo quanto si è appreso l'innalzamento sarà tra i 41 e i 43 anni. Novità anche sui vitalizi dei parlamentari, destinati a una stretta con il passaggio al sistema contributivo, che sarà applicato anche agli onorevoli (che godranno comunque di condizioni molto più favorevoli rispetto a quelle di un 'normale' lavoratore). Passaggio al contributivo - Tra le altre novità, il passaggio al sistema pensionistico contributivo potrebbe avvenire già nel 2012: questa una delle misure del pacchetto che il governo dovrà varare per affrontare l'emergenza e rispondere alle nuove richieste della Commissione europea: per l'Italia è in arrivo una stangata da 20 miliardi di euro. Tra le altre norme sarebbe prevista anche l'anticipazione dell’adeguamento dell’età pensionistica delle donne che lavorano nel settore privato a quella degli uomini. Al momento l’inizio del percorso è fissato per il 2014 con conclusione nel 2026. Requisiti di emergenza - Potrebbero arrivare anche un giro di vite per le pensioni anticipate e lo stop all’adeguamento degli assegni pensionistici all’andamento dell’inflazione, così come chiede la Commissione europea. Problemi creati dalla Ragioneria dello Stato sembrerebbero invece avere suggerito una pausa di riflessione sul pensionamento flessibile, la possibilità di scegliere a quale età andare in pensione con condizioni diverse. Certo è che le prime misure sulle pensioni ad essere varate saranno quelle che risponderanno ai requisiti d’emergenza.   Proroga al sostegno del reddito - Martedì 29 novembre il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha prorogato per decreto il sostegno al reddito per quei lavoratori in attesa della pensione e che non rientrano nel contingente delle 10mila unità salvaguardate dalla disciplina delle finestre mobili. Il provvedimento verrà inviato ora alla controriforma del ministro dell'Economia.