Ibridi Il Cav non c'è ma tutto è uguale a prima Il Secolo e il viaggio nell'Italia di Berlusconti
Tutto è cambiato, però non è cambiato niente. Parafrasando Tomasi di Lampedusa, la situazione politica italiana è oggi più che mai gattopardesca. Opposizione, finanza, poteri forti in genere hanno brigato per mesi per far cadere Silvio Berlusconi sotto i colpi di lenzuola e, cosa ben più seria, della crisi internazionale. Alla fine, sono riusciti a strappare le dimissioni del Cavaliere. Bisognava cambiare tutto, ripetevano da più parti. La soluzione è un taglio netto col passato, occorre voltare pagina. Bene. Tutti (o quasi) d'accordo sul chi: Mario Monti. E sul come: governo tecnico. Eppure, la situazione è ancora in stallo. L'ironia del Secolo - Se n'è accorto il Secolo d'Italia, storico giornale della destra italiana che polemicamente occupa la prima pagina dell'edizione di sabato 26 novembre con un inquietante fotomontaggio: sotto il titolo "La politica di Berlusconi senza Berlusconi" campeggia la foto-ibrido tra l'ex premier e il suo successore Monti. Effetto straniante, accompagnato però da alcune giuste analisi. "Le misure del nuovo governo - nota il Secolo - sono le stesse (o quasi)" di quello precedente. La riforma delle pensioni, per esempio, riprende la bozza di Tremonti avanzata nell'estate 2010. E le misure per uscire dalla crisi? "L'unico programma certo per affrontare la crisi è nella famosa lettera del Cav alla Ue". Alla faccia della discontinuità. Per non parlare di alcuni temi forti come la giustizia ("Napolitano ammette finalmente che sono necessarie nuove regole deontologiche per i magistrati) e il ruolo della politica ("Si scopre che bisogna ridare dignità al parlamento dopo che si è fatto di tutto per distruggerlo"). Nulla di nuovo sotto il sole romano.