Morsi della crisi: papà a lavoro figlie e mamme si prostituiscono
Torre del Greco come il quartiere a luci rosse di Amsterdam. Nei retrobottega di dioversi negozi di parrucchiere ed estetista, casalinghe, studentesse e impiegate insospettabili si prostituivano per arrotondare le entrate di casa. A trovar loro i clienti, tutti d'elite, un gruppo di commercianti e imprenditori del luogo che mettevano a disposizione i loro esercizi commerciali. Le prestazioni avevano prezzi che andavano dai 100 ai 150 euro l'ora e avvenivano anche 3 4 volte al dì per un giro d'affari di circa 1.500 al giorno. Quando invece non si organizzavano delle orge alle quali prendevano parte insospettabili professionisti e facoltosi imprenditori: tutti insieme appassionatamente per consumare intensi rapporti che venivano ricompensati non solo attraverso il pagamento di somme ma pure con regali e prodotti di bellezza. A mettere fine al business i carabinieri della Compagnia di Torre del Greco (Na) che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 5 persone del luogo responsabili di sfruttamento, reclutamento, lenocinio e favoreggiamento della prostituzione. Nel corso delle indagini sviluppate con intercettazioni telefoniche e ambientali e con servizi di riscontro sono stati identificati tutti i personaggi: almeno 6 le prostitute identificate e una decina gli avventori che si davano appuntamento in quei negozi. L'indagine nasce da un’ulteriore inchiesta della procura di Torre Annunziata sullo spaccio di stupefacenti che a gennaio ha portato ad altri sei arresti e ha abbracciato un periodo compreso tra ottobre 2009 e marzo 2010, anche con intercettazioni telefoniche e ambientali. I provvedimenti di oggi vedono una persona in carcere, quattro cui è stato concesso il beneficio dei domiciliari e la notifica di un divieto di dimora a Torre del Greco.