Il piano di Monti e Passera: distruggere Pdl e Pd
Se si muovono i poteri forti, vuol dire che la situazione è davvero drammatica. O, in seconda battuta, che in gioco c'è una posta ghiottissima. Checchenedica Mario Monti, i poteri nostrani non sono poi così debolucci e avrebbero in mente qualcosa di grosso. Come scrive Franco Bechis su Libero in edicola oggi riportando un colloquio esclusivo avuto con l'ex ministro degli Interni Roberto Maroni, il professore nonchè premier fresco di fiducia a Montecitorio e Palazzo Madama sarebbe solo il volto del progetto della grande finanza. Tutti i retroscena su Libero in edicola oggi, sabato 19 novembre La trama - Monti a Palazzo Chigi fino al 2013, ad aggiustare le cose e rimettere in piedi gli interessi delle èlite e, di riflesso, del Paese. Dopo di lui, che per lo scomodamento è già stato pagato in anticipo con il posto da senatore a vita, ci sarà qualcun altro. Già in rampa di lancio: è Corrado Passera, l'ex ad di Intesa Sanpaolo che studia da presidente del consiglio. Come confidato a Bechis da Maroni, l'attuale ministro dello Sviluppo avrebbe in mente (e si adopererà in tal senso) un piano per ridisegnare il quadro politico italiano del dopo Berlusconi: spappolare Pd e Pdl, raccogliere quel che resta dopo il governo tecnico in un nuovo soggetto politco Lib-Lab (liberale-laburista) e tagliare le ali estreme: Di Pietro, la sinistra di Vendola, gli ex An, la Lega. Non c'è molto tempo e, forse, servirà la riforma elettorale.