Saviano occupa Wall Street Scende in piazza con la scorta
Dopo le manifestazioni italiane per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi, Roberto Saviano ha deciso di esportare la protesta. Oggi è prevista la sua presenza a New York, in occasione della manifestazione degli «indignati» statunitensi di Occupy Wall Street. L’autore di Gomorra lo annuncia trionfalmente sul suo sito web: alle 12 pm sarà a Liberty Square, Zuccotti Park. Su www.robertosaviano.it si può anche scaricare il manifesto promozionale dell’evento «Occupy Wall Street against the mafia», in cui sono riportate dichiarazioni dello scrittore sulla crisi economica. Crisi che, precisa, «è stata a lungo negata dal governo Berlusconi». Nei giorni scorsi le agenzie hanno diffuso il contenuto di un video che Saviano ha inviato agli amici d’Oltreoceano per supportare la loro lotta. «Sono contento di essere stato invitato dagli organizzatori di Occupy Wall Street a parlare di come la crisi economica sia sfruttata dalle mafie per conquistare sempre più soldi e potere», dice. «Invito tutti voi che volete protestare contro i crimini della Gomorra finanziaria - e tutti voi che volete capire i meccanismi che stanno dietro alla crisi dalla Grecia agli Stati Uniti passando per l’Italia. Spero di vedervi sabato per dimostrare che questa protesta non può essere zittita. See you soon». Suona un po’ strano che Roberto, a parole paladino della legalità, appoggi un movimento che giovedì si è scontrato con gli agenti provocando 270 arresti e numerosi feriti tra agenti e manifestanti. Viene da chiedersi se Saviano sarà accompagnato dalla scorta anche durante la manifestazione. Nel 2008, partecipò a un incontro con Salman Rushdie nella Grande Mela. Il romanziere britannico si stupì (così riportava l’allora corrispondente di Repubblica Mario Calabresi): «Hai la scorta anche qui?». E lui: «Sì, me l’ha data l’Fbi: tutti agenti italoamericani, si occupano di mafia e traffici internazionali». Che succederà oggi, se gli indignati si scontreranno ancora con la polizia? Che farebbe la scorta dell’indignato ad honorem Saviano, sarebbe costretta ad arrestare pure lui? Così fosse, egli realizzerebbe il suo vecchio sogno di lasciare una volta per tutte l’Italia. di Francesco Borgonovo