Omicidio e schiavitù

Fabio Corti

 A sorpresa Josef Fritzl (foto), il "mostro di Amstetten", stamane in apertura del processo a St.Poelten (nella bassa Austria), si é riconosciuto colpevole di tutti i capi diimputazione mossi nei suoi confronti dall'accusa, inclusi quelli di omicidio colposo e riduzione in schiavitù. Già inprecedenza l'uomo aveva ammesso i reati di stupro, incesto e segregazione aidanni di sua figlia Elisabeth, che oggi ha 43 anni. L'ammissione del reato di omicidio colposodovrebbe aprire la strada a una condanna all'ergastolo. Il delitto siriferisce alla nascita di uno dei sette figli dell'incesto, partoritoda Elisabeth in un parto gemellare nel 1996. Uno deidue bimbii, nato come tutti gli altri nella cantina-bunker dove lavittima era tenuta prigioniera da Fritzl, dopo qualche giorno presentògravi disturbi respiratori. Fritzl rifiutò di portare il pargolo in ospedale, così il piccolo morì nel giro di qualche giorno e il padre-nonno ne bruciò il cadavere nella caldaia della cantina. La sentenza del processo è attesa per domani.