Con Libero esce "I nuovi imperi" Ecco chi comanda il mondo
Pubblichiamo l’introduzione del direttore Maurizio Belpietro alla collana I Nuovi Imperi che sarà in edicola, allegata gratuitamente a Libero, da oggi fino al 29 novembre, dal martedì al sabato. I 16 fascicoli illustrano, suddivisi per aree geografiche, i più importanti eventi storici dal 1945 a oggi: il crollo del comunismo e la frammentazione dell’Urss, le tensioni in Medio Oriente e la primavera araba, la crescita della Cina, l’esplodere del fondamentalismo islamico eccetera. Noi italiani dobbiamo ancora fare i conti fino in fondo con la Seconda guerra mondiale e soprattutto con la guerra civile che ne è seguita. Forse per questo nel nostro Paese gran parte della produzione storiografica è ancora dedicata a quel periodo: saggi, studi, documentari televisivi. Ma anche romanzi, libri di memorie, inchieste giornalistiche sul Ventennio e il periodo appena successivo. Eppure il grande conflitto ha spalancato in tutto il mondo scenari di crisi che ancora restano aperti come ferite sanguinanti. L’opera che Libero vi propone, cari lettori, prende in considerazione proprio questi scenari, raccontando nel dettaglio e con semplicità le questioni politiche e geopolitiche più calde della storia recente, concentrandosi su Paesi che un tempo ci apparivano lontani e oggi sono vicinissimi. Si parte dal disastro seguito al crollo del comunismo e alla frantumazione dell’Unione Sovietica. Senza i carri armati con la falce e il martello, il calderone degli Stati ex socialisti si è scoperchiato, rivelando conflitti etnici antichissimi che, nonostante il tallone di ferro del regime, hanno continuato a covare come braci per poi divampare in pericolosi incendi. Dall’ex Jugoslavia dilaniata dai massacri religiosi e culturali fino alla Cecenia. Nel secondo dopoguerra, inoltre, l’Occidente ha scoperto le tensioni in Medio Oriente, oggi ancora roventi. Pensiamo ad esempio a Israele, tutt’ora assediato da nemici che intendono cancellarlo dalla faccia della Terra. Nei mesi scorsi abbiamo seguito col fiato sospeso la vicenda di Gilad Shalit, il militare dello Stato ebraico sequestrato per anni dai militanti filo palestinesi; quasi quotidianamente sentiamo minacce alla Stella di David provenire dall’Iran e da altri potenziali sterminatori. Guardarci indietro per ripercorrere le ragioni di questo conflitto è fondamentale per capire la realtà in cui viviamo. Per comprendere i motivi che hanno portato all’ascesa del caudillo Chávez in Venezuela, per esempio, è necessario approfondire ciò che è accaduto in Sudamerica dagli anni Cinquanta in poi: dalla rivoluzione dei barbuti cubani nel 1959, ormai evidentemente fallita e destinata speriamo a estinguersi con la fine di Fidel Castro, fino all’ascesa delle dittature militari. I fascicoli presentati dal nostro giornale raccontano tutto questo e molto di più: gli anni del terrorismo, la crescita del potere cinese, la polveriera araba, le conseguenze della Guerra Fredda. Le nostre uscite sono un piccolo manuale per orientarsi in quel groviglio talvolta inestricabile che è la politica internazionale, troppe volte strumentalizzata e spesso raccontata con troppe lacune. Buona lettura. di Maurizio Belpietro