SuperMario insieme ai camorristi "Ho visto una fabbrica di cocaina"
Il viaggio di Mario Balotelli nel cuore nero di Napoli è finito davanti ad un tavolo imbandito di cocaina. La confessione choc l'ha resa lo stesso calciatore del Manchester City ai pm della Dda napoletana Sergio Amato e Enrica Parascandolo. Era l'8 giugno 2010, poche settimane prima di lasciare l'Inter per l'Inghilterra: SuperMario è a Scampia insieme a due amici, Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti, di cui l'attaccante della Nazionale ha sempre detto di non conoscere l'attività da camorristi. Quindi, ed è questa la novità che sarebbe emersa dalla Procura come rivela Leandro Del Gaudio su Il Mattino, si sarebbe fatto accompagnare nel rione delle Vele in scooter dall'imprenditore Marco Iorio, poi finito in manette per riciclaggio. Obiettivo della gita: vedere come si confezione e si spaccia la cocaina, in una "fabbrica" di stupefacenti. Agli atti dei pm Amato e Parascandolo anche la testimonianza di Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli, che come riporta Il Mattino avrebbe dichiarato di aver conosciuto Antonio Lo Russo, il figlio del boss pentito Salvatore Lo Russo: "Ma ho appreso dai giornali che si trattava di un latitante, io lo conoscevo come capoultrà".