Santoro, ancora bunga bunga Danese: Ad Arcore uno schifo
Alcune sono chiamate 'olgettine', altre 'papi girl', altre ancora 'ragazze del bunga bunga' o 'donne alla corte di Silvio'. Insomma di tutto purché da un gruppo eterogeneo di ragazze si costruisca un intreccio, un insieme confuso dall'unico denominatore comune: Silvio Berlusconi. Ma da oggi le cosiddette papi girl hanno un nuovo nome: le paladine di Santoro e del Fatto Quotidiano. Proprio così. Da Annozero alle pagine del Fatto è un continuo intervistare, sentire, dar spazio a queste ragazze che, volenterose, si precipitano in trasmissione o dal cronista di turno per svelare la verità custodita. Guarda caso quel che han da dire è sempre il racconto bollente di qualche notte ad Arcore, solita solfa. Ma per Michele & co pare ogni volta la rivelazione. Raccontano cose al limite della paranoia o della parodia ma per il Fatto & co è verità colata. E così, si passa dalla "Verità di Katarina" a "ora parla Fadil Imane" fino a "Chiara e Ambra, le testimoni che smentiscono il premier". Praticamente ognuno può dire la sua e più è grottesca più spazio c'è per dirla. Ma attenzione, nel gioco del 'vale tutto' c'è una regola: devi sputtanare il Cav, altrimenti sei eliminato. Infatti per le ragazze che smentiscono le storielle hot non c'è spazio. E così, l'ultima puntata della paladine di Santoro è andata in scena ieri sera. Alla prima di Servizio Pubblico, dal tema 'Azzerare la casta', non poteva mancare la video intervista a Chiara Danese, una ragazza che ha partecipato ad una cena ad Arcore e che si è costituita parte civile nel processo contro Nicole Minetti, Lele Mora e Emilio Fede per induzione e favoreggiamento della prostituzione. "Chiara Danese: Quella sera ad Arcore fummo umiliate" manco a dirlo, così titola oggi un articolo del Fatto Quotidiano. Ma cosa centri tutto questo con gli sprechi della casta rimane un mistero. Ma non importa. Le rivelazioni - "Mia mamma non ci poteva credere che ero finita nel 'bunga bunga' di Silvio Berlusconi. Sono la più giovane della casa, sono la sua piccola", ha detto Chiara Danese, nell'intervista rilasciata Servizio Pubblico. Chiara era un'aspirante 'meteorina', che il 22 agosto del 2010, invitata da Emilio Fede, partecipò a una delle famose cene a Villa San Martino, a casa del premier. "Ci ha fatto vedere la casa. Ci toccava il sedere. Che imbarazzo! E poi ci ha portato nella sala del bunga bunga", ha raccontato. "C'era anche Nicole Minetti, vestita da infermiera sexy, e ha fatto uno spogliarello molto hot davanti a Berlusconi e a Fede". "Io e Ambra ci siamo messe in un angolosperando di non attirare l'attenzione", ha continuato. "Le altre ragazze erano quasi nude. Mi veniva da piangere e allora siamo andate da Emilio Fede e gli abbiamo chiesto di andare via". Il direttore del telegiornale di Rete4 si è molto arrabbiato "e ci ha minacciate: Scordatevi di fare le meteorine e anche Miss Italia". E infatti Chiara non è più stata chiamata e ora fa la cassiera in un supermercato del suo paese: "Finalmente sono serena, però". Il punto è che tutte queste cose già sono state dette e ridette. E non solo in altre interviste, tanto per citarne una sul quotidiano Repubblica, ma addirittura in sede processuale perchè Chiara insieme ad Ambra Battilana ha denunciato ai Pm quanto successe quella notte e si è costituita parte civile nel Rubygate. Se, pertanto, i media hanno già detto e ridetto, e la giustizia sta procedendo ad accertare la verità a cosa serve tutto questo eco? Un'idea c'è. Forse si tratta ancora di quel gioco: ' vale tutto, se contro Silvio'.