Nessuno vuol far più la toga nella procura rossa di Milano

Nicoletta Orlandi Posti

Procura e tribunale di Milano non sono più appetibili per i magistrati italiani. Per la prima volta, sono rimasti scoperti, per mancanza di domande da parte di chi aveva i requisiti per concorrere, due posti all'ufficio giudiziario guidato da Edmondo Bruti Liberati e 11 posti su 21 al tribunale del capoluogo lombardo. Si tratta di un fenomeno che non ha precedenti. Milano è sempre stata una sede «ambitissima» conferma Giovanna Di Rosa, consigliere del Csm e componente della Terza commissione di Palazzo dei Marescialli, che ha dovuto prendere atto della mancanza di domande. Un fatto assolutamente nuovo, dunque, che Di Rosa spiega con il «pesantissimo carico di lavoro» dei due uffici giudiziari milanesi e anche con l'elevata qualità degli affari trattati sia in procura sia in tribunale.