Algeria, volontaria sequestrata E' finita in mano ad Al Qaeda

Lucia Esposito

L’esercito algerino ha  arrestato ieri quattro persone che si ritiene abbiano legami con il   commando che il 23 ottobre ha rapito tre cooperanti europei - tra i   quali l’italiana Rossella Urru - dal campo del Fronte Polisario di   Tindouf, nel sud dell’Algeria. Secondo quanto riporta il giornale   filogovernativo algerino 'el-Khabar', gli arresti sono avvenuti  nell’ambito di una serie di operazioni di sicurezza condotte   dall’esercito in diverse zone dell’Algeria.    Ieri i militari hanno fermato in tutto otto persone accusate di   avere legami con al-Qaeda e quattro di queste avrebbero rapporti   diretti con il commando che ha eseguito il sequestro. Gli arresti sono  avvenuti in due diverse province del paese, quella di Bechar,   nell’ovest, e quella di Temeneresset, nel sud.  Proseguono intanto le attività di perlustrazione dell’esercito   nel sud dell’Algeria, alla ricerca di tracce che possano condurre ai   tre occidentali rapiti, e le autorità algerine hanno dispiegato   migliaia di soldati nella caccia ai sequestratori e ai terroristi di   al-Qaeda. Gli arresti sono avvenuti in aree molto distanti dal campo   di Tindouf, ma il giornale spiega che "a partire da sabato c'è stato   un grosso movimento di soldati in quelle aree, segno che ci sono state  segnalazioni che hanno portato in quelle zone. Nonostante siano molto   basse le probabilità di trovare gli ostaggi in Algeria l’esercito  continua le ricerche".