Pdl, nel simbolo del congresso

Silvia Tironi

Silvio Berlusconi non è più il presidente del Popolo della libertà: non è uno scherzo, ma una questione grafica. Il simbolo creato ad hoc per il congresso costitutivo del nuovo partito in programma il prossimo 27 marzo, sarà uguale a quello che è comparso sulla scheda elettorale dello scorse elezioni, ma senza la dicitura in basso “Berlusconi presidente”. Il problema è puramente formale: spetterà all’assemblea eleggere formalmente il nuovo presidente nella persona del Cavaliere, mentre Gianfranco Fini sarà il vice, dal momento che i due leader sono i fondatori del nuovo movimento politico.   Chi sta lavorando dietro le quinte mette tutti tranquilli: “Il congresso, dunque, avrà un suo marchio senza la dicitura  ‘Berlusconi presidente’ in basso, ma il piccolo ritocco sarà temporaneo”. Solo per l’occasione, dunque, ci sarà questa piccola  novità, mentre resterà invariato l’impianto generale del simbolo: un cerchio diviso in due parti attraversato da un arcobaleno tricolore  (in alto, su sfondo azzurro, ci sarà la scritta in bianco a caratteri grandi Il Popolo della libertà).   A svelare un altro particolare il notaio Paolo Bocchetti, che custodisce la copia dell’atto costitutivo del Pdl registrato la sera del 27 febbraio 2008 in via del Plebiscito. Si prevede chiaramente che la parte superiore del simbolo  “Popolo della liberta” appartenga solo al partito Pdl, mentre la  parte inferiore ‘Berlusconi Presidente’ è rimasta nella totale disponibilità del presidente del Consiglio. Il simbolo, insomma, dovrebbe restare in piedi finché Berlusconi conserverà la presidenza del partito. Poi sarà tutta un’altra storia.