Si aggrava il bilancio in Liguria Ritrovato l'ottavo corpo
Sale a otto il bilancio delle vittime dell'alluvione che si è abbattuta martedì su Liguria e Toscana. Il cadavere di una donna di 70 anni è stato trovato nel pomeriggio alla periferia di Borghetto Vara da una volontaria che stava scavando sotto le macerie e che, in un primo momento, ha scambiato la testa dell'anziana per una bambola. I dispersi, invece, sono ancora cinque. Libero prosegue la raccolta fondi a favore degli alluvionati della Liguria, a cui ha partecipato anche il premier Silvio Berlusconi. Per donare agli alluvionati i versamenti vanno intestati a: Editoriale Libero Srl Libero pro alluvionati delle Cinque Terre - Via dei Valeri, 1 - 00184 RM. Il codice Iban è il seguente: IT59 Z030 6909 4511 0000 0000 584. I danni - Il paese che ha riportato in assoluto più danni è quello di Monterosso, dove sono stati gravemente danneggiati i servizi idrici ed elettrici, gli esercizi commerciali, le strade e le fognature. Secondo il sindaco della cittadina, Angelo Maria Betta, i danni si aggirerebbero intorno ai 30 milioni di euro. Intanto, però, c'è qualcuno che prova a tornare alla normalità. Proprio a Monterosso al Mare e a Vernazza, infatti, è stato ripristinato il servizio idrico e sono al lavoro per ripristinare le condutture del gas. È tornata in funzione anche la rete elettrica, ma restano interrotti i collegamenti telefonici. Le proteste - Venerdì un gruppo di alluvionati se l'è presa con il ministro per le infrastrutture in visita, Altero Matteoli, colpendo la sua macchina e quella di alcuni sindaci spezzini in corteo con delle palle di fango. Motivo? Secondo loro il disastro poteva essere previsto, lamentano la cementificazione selvaggia e la scarsa pulizia dei canali. A prendere le difese dell'operato del governo ci pensa, però, il sindaco di Monterosso, : "Lo Stato c'è, c'è stato e ci sarà anche nei prossimi mesi. La protesta di ieri - continua - è stata una speculazione bella e buona visto che a Monterosso non si costruisce dal 1966 e si provvede alla pulizia dei canali costantemente". Secondo il sindaco le cause sono molto semplici: "Il fatto - dice Betta - è che il martedì 25 ottobre, su Monterosso e Vernazza, in quattro ore si sono scaricati 530 millimetri di acqua. Nel 1971 erano bastati 400 millimetri perché l'alluvione di Genova provocasse 25 morti nello stesso lasso di tempo. I muretti a secco delle nostre colline - ricorda - sono stati sovraccaricati per la saturazione della terra circostante, dando quindi un apporto solido alla marea d'acqua e causando una serie di frane che poco bene hanno fatto a quello che già era un evento metereologico fuori dal comune".