La zarina Bianca si stupisce... Ma il suo tg è il più fazioso

Lucia Esposito

Il presidente della Rai Paolo Garimberti le ha dato un buffetto, a denti stretti si è lasciato sfuggire un rimprovero, come il nonno che non vorrebbe richiamare la nipotina, ma si rende conto che stavolta l’ha fatta troppo grossa perché possa passare sotto silenzio. «Esiste un problema Tg3, lo ammetto», ha detto nonno Paolo. E la piccola Bianca Berlinguer è immediatamente scoppiata in un pianto dirotto. «Sono stupefatta», ha dichiarato nei giorni scorsi (e immaginiamo che nel frattempo si asciugasse gli occhi gonfi e si soffiasse il naso). Dice di aver «dato sempre spazio a tutte le opinioni e a tutte le posizioni» nel suo telegiornale. Come no, c’erano più posizioni che nel kamasutra, peccato che fossero una più antiberlusconiana dell’altra. Che Bianca la Rossa sia graziosa non c’è dubbio. E da come lavora sospettiamo sia pure intelligente. Dunque non si può credere nemmeno per un secondo che non si renda conto della faziosità feroce mandata in onda ogni giorno sulla terza rete pubblica. Stupefatti, al massimo, dovrebbero essere i telespettatori di fronte al silenzio catacombale mantenuto finora dai vertici dell’emittente di Stato. Ci sono voluti vari articoli di Libero prima che Garimberti si decidesse ad ammettere le plateali scorrettezze del Tg3. Eppure è sotto gli occhi di tutti, si trova sul sito internet del nostro giornale il servizio in cui la cronista Mariella Venditti definisce Angelino Alfano «ventriloquo di Berlusconi». Avesse osato Augusto Minzolini fare una cosa del genere, a quest’ora l’avrebbero grigliato vivo assieme al cavallo di viale Mazzini. Ma si tratta del Tg3, quindi tutto a posto, niente di cui preoccuparsi.   Persino a sinistra si rendono conto che con la gestione Berlinguer è cambiato qualcosa. Riccardo Bocca dell’Espresso ha scritto che il tg si è incattivito, presentando qualche tratto in comune con Le Iene: «Lo si è visto, di recente, con certi servizi davanti al Parlamento, dove l’inviato di turno si è lanciato in paroline sarcastiche, occhiatine sarcastiche, domandine sarcastiche». Ovviamente, secondo il compagno Bocca si tratta di novità positive. Anzi, Garimberti invece di sbuffare dovrebbe apprezzarle, e fare la pace con Bianca. Dopo tutto, giocano nella stessa squadra. Insomma, la faziosità del Tg3 è conclamata. Come del resto quella di tutta la rete. Basta guardare che combina a La7 l’ex direttore Paolo Ruffini, grande amico di Serena Dandini e Michele Santoro. Appena è arrivato nella tivù di Lerner e soci, ha impresso una robusta svolta sovietizzante, a partire dall’innesto dell’ex santorino Corrado Formigli e del suo Piazzapulita. Se n’è accorto Garimberti, se n’è accorto l’Espresso... Solo la Berlinguer finge di essere stupefatta. Del resto le è concesso fare la verginella. Appena subìto il piccolo rimprovero del presidente Rai, ecco che già il Fatto quotidiano correva a consolarla. Ieri Carlo Tecce ha firmato un’apertura di giornale a caratteri cubitali: «Assalto al Tg3». Anche loro erano sopresi che l’amico Garimberti avesse parlato male (oddio, malino) di Bianca.  Secondo il prode cronista dello Stupe-Fatto quotidiano, infatti, bisognerebbe eliminare Minzolini  piuttosto che occuparsi della terza rete. Poiché attaccare il Tg1 è sacrosanto, qualora invece si sfiori il Tg3,  beh, allora significa che è «pronto un bavaglio». In fondo, però, allo Stupe-Fatto il piagnisteo è di casa, grazie al prezioso contributo lacrimario di Travaglio&Santoro. Lascia increduli, piuttosto, l’indifferenza della direttrice generale Lorenza Lei. Finora non ha emesso nemmeno un fiato all’indirizzo di Rai 3. Preferisce contestare Minzolini. E questo sì che è stupefacente. Più stupefacente della polvere Bianca. di Francesco Borgonovo vai al blog