Cinque ragazze per Morandi: "Sanremo, una per sera"

Andrea Tempestini

Il bis era inevitabile dopo i risultati-bomba dello scorso febbraio. Il Festival di Sanremo è stato uno dei (pochi) successi televisivi nel 2011 di Raiuno: la prima serata era stata sul 50% di share e le successive avevano confermato l’eccezionale trend positivo. La squadra nazional-popolare allestita da Gianni Morandi aveva funzionato, miscelando la comicità di Luca e Paolo, le curve - e le gaffe - di Belen e di Elisabetta Canalis e la diamantina artigianalità del cantante-presentatore, collante del gruppo e garante di un successo che in Rai non hanno dimenticato. Così, per il 2012, si è andati sul sicuro: riecco il ragazzo (ha 67 anni…) di Monghidoro che, come anticipato in una sua intervista pubblicata su Libero nell’agosto scorso non se l’è proprio sentita di dire di no a Sanremo. «Più difficile rifiutare che accettare», ci confidò. Aggiungendo: «Il Festival è unico e sfidare me stesso e una prima edizione così vincente mi darebbe una nuova eccitante motivazione». Così è stato. Ieri Morandi ha annunciato su Facebook (dove, se no?): «C’era da rinnovare la convenzione tra la Rai e il Comune di Sanremo, cosa che è stata fatta, quindi annuncio ufficialmente che questa edizione si farà con me, con la direzione artistica di Gianmarco Mazzi e il grande apporto di Lucio Presta che ha sempre ottenuto grandi risultati al Festival». La presenza di Presta nella task-force era la conditio sine qua non per il via al nuovo progetto: le frizioni tra il super-manager, fresco sposo di Paola Perego, e la Rai erano cosa nota e la recente pace tra Viale Mazzini e Presta ha cancellato ogni dubbio sul bis morandiano al Festival. D’altra parte i Festival targati Presta - Bonolis 2009, Clerici 2010 e Morandi 2011 - sono stati tra le poche ciambelle di salvataggio alle quali si è potuta aggrappare la Raiuno prima di Del Noce e adesso di Mazza. Dopo la doppia esperienza Belen-Canalis, si sta definendo ora la scelta delle partner femminili di Morandi. Il rifiuto estivo di Antonella Clerici ha partorito l’idea di moltiplicare le donne sul palco dell’Ariston: cinque, una diversa per ogni sera. Azzardiamo: la sportiva (Federica Pellegrini, per ora ha detto no ma Morandi non molla), l’attrice (Kasia Smutniak), la show-girl (Ambra), la comica (Geppi Cucciari più che la Littizzetto) e la regina per la serata finale (Maria De Filippi o la Hunzicker). Ancora Morandi: «Presto per fare nomi. Quel che è certo è che sarà un Festival tutto diverso dall’anno scorso. Io amo la musica italiana e Sanremo per quel che ha rappresentato nel mondo. Ancora non sappiamo come sarà lo spettacolo ma siamo già alla ricerca di artisti che vogliano venire con i loro brani. Cercheremo di mettere su uno spettacolo che non annoi, nel nome dei miei colleghi cantanti». Come spalla comica, Morandi aveva pensato a Checco Zalone, il comico pugliese re degli incassi al cinema e prossimo protagonista di un one-man-show su Canale 5. Si era recato in gran segreto a vedere uno show di Zalone per saggiarne le potenzialità in vista di Sanremo tornando a casa con un solo dubbio: l’eccessiva volgarità di alcuni suoi sketch, troppo iconoclasti per il pubblico ingessato e tradizionalista del Festival. Lo scatenato Checco, tra l’altro, non ha ancora dimenticato quando venne convocato per presenziare al Festival 2009, allora Fabrizio Del Noce era direttore di Rai1: il provino venne giudicato troppo irriverente e fu democristianamente censurato. «Io sono quel che sono», disse Zalone. «Se vado al Festival vorrei avere la libertà di dire tutto e il contrario di tutto. Altrimenti resto a casa». Finirà così anche stavolta? di Leonardo Iannacci