E quando Pisapia diceva: "Occupare legittima difesa"
Giuliano Pisapia non ci vuole credere. Un sindaco che ha vissuto tutta la sua vita tra le aule di tribunale non può pensare che un suo assessore sia arrivato a pronunciare una frase come «occupare non è reato». «Una persona della sua cultura non può aver detto questo», ha ripetuto ieri. Sarebbe un’assurdità che non potrebbe trovare ospitalità neanche presso una giunta che non ha mai fatto mistero di voler dialogare con tutti, perfino con i centri sociali dal bastone facile. Una scelta forse dettata dall’appoggio ricevuto dall’avvocato Giuliano dagli occupanti di San Siro durante le primarie del centrosinistra. Guarda su LiberoTv il video che imbarazza Giuliano Pisapia Da allora, tuttavia, è passato quasi un anno. Il vento è cambiato e oggi il sindaco non può fare sconti. Resta un problema: anche lui, da candidato, anche lui diceva più o meno le stesse cose della Castellano. Era stato lui nel novembre del 2010 (i filmati si possono vedere su www.libero-news.it) a strappare applausi di fronte a una platea di amici con un discorsetto che probabilmente avrebbe fatto scoppiare la testa anche dei pochi che nella sua coalizione si sono occupati per una vita del problema della casa, come il capogruppo Pd Carmela Rozza. L’estratto più interessante: «Ci sono alcune situazioni che, pur illegalmente dal punto di vista formale, rientrano nella legittima difesa». E ancora: «Almeno finchè le istituzioni non riusciranno a garantire una casa a tutti, chi ne ha veramente bisogno ha diritto anche ad occupare una casa». Unica concessione alla legalità: «Chiaramente non togliendola ad altri, parliamo di quelle con le porte murate». In effetti, non si vedono molte differenze con il discorso del suo assessore, se non che il primo cittadino è stato più attento a delimitare gli ambiti precisi del suo concetto di legalità. D’altra parte Pisapia proviene da un partito che su questo tema non ha mai detto nulla di diverso rispetto ai compagni del comitato San Siro. I vendoliani ieri hanno preso una posizione chiara, questa volta mettendo tutto nero su bianco per evitare incomprensioni: «L’assessore Castellano non l'ha detto, ma lo diciamo noi: l'occupazione abusiva per stato di necessità, soprattutto in presenza di alloggi sfitti strutturalmente, non puó essere ricondotta ad un reato». Se davvero hai bisogno, quindi, puoi occupare. Ci si chiede a questo punto a cosa serva stilare delle liste d’attesa per accedere a un alloggio pubblico. La via di Sel (e a quanto pare anche di Pisapia) è molto più semplice e pratica: non hai soldi e vuoi una casa? Prenditela. di Lorenzo Mottola