Marcegalgia vuol salvare l'Italia con tasse e patrimoniale
Via il velo dal programma-manifesto di Confindustria. I rappresentanti delle imprese consegnano al governo il testo che contiene le loro cinque priorità per la crescita e lo sviluppo. "Salvare l'Italia - spiegano - non è uno slogan retorico". Ma come fare a tirar fuori il Belpaese dai guai? La ricetta prevede tagli alla spesa pubblica e alle pensioni, riforma fiscale, dismissione del patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, infrastrutture ed energia. E tasse. Secondo gli industriali "non si può assistere inerti. Oggi il tempo si è fatto brevissimo, cio impone scelte immediate e coraggiose". Cinque priorità per l'Italia. Leggi il Manifesto di Confindustria "Introdurre la patrimoniale" - Il coraggio di Emma Marcegaglia, alla presentazione alla stampa del Progetto delle imprese per l'Italia, trova sfogo nella proposta su cui insiste più delle altre: "La patrimoniale andrebbe introdotta e dovrà servire ad abbassare le tasse sulle imprese e sul lavoro". Ricetta creativa, quella di abbassare le tasse per le Pmi con una tassa sul patrimonio. Ma "il Paese - ha continuato - ha bisogno di una politica economica diversa. Siamo pronti a fare la nostra parte come imprese", ha ribadito. I diktat al governo - Il partito Marcegaglia pone degli aut-aut sempre più stringenti: "Se le nostre proposte non andaranno avanti valuteremo se non stare più ai tavoli", ha avvertito il numero uno di viale dell'Astronomia. Anche perché Emma ha spiegato di aver ricevuto uno specifico mandato dalla giunta in tal senso. Insomma, o il piano viene recepito dall'esecutivo oppure sarà rottura tra governo e tessuto imprenditoriale. I cinque punti sono stati stesi dopo due giorni di confronto con rappresentanti delle organizzazioni, e gli stessi cinque punti hanno l'intento di porsi come diktat al governo, contro cui il pressing di Confindustria contina a salire di intensità.