Agli Oscar il film di Crialese Saremo ancora i soliti razzisti

Veneziani Gianluca

Sarà il film di Emanuele Crialese Terraferma a concorrere per l'Italia agli Oscar, nella sezione di miglior pellicola in lingua non americana. Il film, già in concorso a Venezia, affronta il tema degli immigrati, con un approccio retorico che non tiene conto della realtà dei fatti e delle leggi in vigore nel nostro Paese. Descrive piuttosto i disperati che approdano a Lampedusa come un'umanità miseramente respinta dall'Italia. Che dire, è questa l'immagine del Belpaese che portiamo all'estero? Candidiamo un film che ci descrive come razzisti? La pellicola di Crialese, insomma, non ci fa di sicuro un favore. L'operazione Terraferma agli Oscar sembra piuttosto un'operazione masochistica. Un fallimento al botteghino - Sono lontani i tempi del film di Benigni, stravincitore agli Oscar nel 1999. Gli ultimi anni della kermesse di Ls Angeles  sono stati avari di soddisfazioni per il cinema italiano. Dopo La vita è bella, difficilmente gli americani inneggieranno alla Terra (è) ferma. Anche perché la pellicola è stata un flop assoluto al botteghino nel nostro Paese. Solo settima, molto dietro il film di Ezio Greggio che tra l'altro è una paraculata dei kolossal Usa. Agli Academy Awards, insomma, aspettiamoci un'ennesima, sonora, bocciatura. A malincuore dobbiamo ammettere che, non solo la terra, ma anche il nostro cinema è...fermo.