L'epica gaffe della Gelmini: "Il tunnel Cern - Gran Sasso"
Ministra Gelmini, questo no! Mariastella snocciola una gaffe epocale. Storica. Francamente divertentissima. Già, perché l'Italia trivellata ci sarà rimasta di stucco nello scoprire che un tunnel unisce il Cern di Ginvevra direttamente con il Gran Sasso, in Abruzzo. I nostri connazionali avranno provato a saltare sui pavimenti delle loro case, metti caso che non reggessero debilitati dal serpentone di oltre mille chilometri che si snoda sotto le abitazioni. Scherzi a parte, la Gelmini e il suo ministero, evidentemente, si sono fatti prendere dall'entusiasmo, dando alle stampe un pomposo comunicato colmo di trionfale gioia per la scoperta fatta al Cern di Ginevra che mette in discussione la teoria della relatività di Albert Einstein. Tra una riga e l'altra, si legge che il governo italiano ha partecipato con 45 milioni di euro alla costruzione di questa colossale infrastruttura. Ma andiamo con ordine. "Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico - si legge nel comunicato -. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna.Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo". E fin qui tutto bene. Ma poi il fantascientifico colpo di scena. "Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro". Povera Italia trivellata. E chissà che vibrazioni, con i neutrini lanciati alla velocità della luce - anzi, qualcosa in più - sotto lo Stivale. E la povera Gelmini, dopo la gaffe, in pochi secondi è diventata la Mariastar della rete. In negativo, però, con una ridda di prese in giro e commenti taglienti rilanciati su Twitter, Facebook e Blog. Due commenti pescati dal mazzo. Un utente si chiede se "nel tunnel Gelmini ci sono le fermate della metropolitana?". Un altro ancora sostiene che "non si vede la luce" alla fine di questo lunghissimo serpentone. E via così, con la ministra sulla graticola.