Test antidroga per gli insegnanti La proposta di un assessore
Dopo la proposta dell'assessore all'Istruzione del Comune di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, si discute sulla possibilità di effettuare test antidroga sugli insegnati. L'idea nasce da un caso drammatico di cronaca: un'educatrice di una scuola elementare toscana, dipendente di una cooperativa, trovata in stato di overdose da eroina. Sulla realizzabilità dell'iniziativa, oggi già in vigore per piloti di aereo e autisti di bus, si è espresso contro il prefetto di Firenze, parlando di "proposta incostituzionale". Più accondiscendente il ministero dell Salute che ha parlato di problemi non di natura costituzionale ma di copertura finanziaria. Si dice invece d'accordo il Sottosegretario Carlo Giovanardi, secondo cui è già prevista l'estensione di misure analoghe a categorie sensibili, come poliziotti e medici chirurghi. Mimmo Pantaleo, segretario nazionale Flc Cgil, ai microfoni di Radio 24, assume invece una posizione contraria: "Bisogna distinguere tra droghe leggere e droghe pesanti. Di certo, non può essere l'uso di uno spinello a determinare la cacciata di un insegnante".