Di Pietro: "Cav lasci o ci scappa il morto"
Di Pietro non sa più come fare. E, pur di cacciare Silvio dipinge uno scenario drammatico, semina il panico per sottolineare ancora una volta quello che lui ripete da tempo: la necessità di un cambio a Palazzo Chigi. "Prima che ci scappi il morto, mandiamo a casa questo governo". Dal suo blog spiega che sarà domani la giornata determinante: "Il governo e la sua maggioranza parlamentare non ci sono più. Domani sarà la cartina di tornasole per verificare se in Parlamento c’è ancora qualche parlamentare di maggioranza che ha un po’ di dignità e di onore". Sul suo blog, il presidente dell’Italia dei Valori, spiega ai suoi sostenitori che domani in aula alla Camera si decide se dare o meno l’autorizzazione all’arresto di Marco Milanese. "Domani però si rischia che la decisione del Parlamento venga assunta non per motivi di legge ma per motivi politici". Di Pietro è incontenibile come un fiume in piena: "Il problema è la degenerazione di questo Parlamento, di questa maggioranza e del suo governo che, mentre l’Italia va a pezzi, mentre il Paese ha bisogno di interventi urgenti in materia economica, sociale, di rilancio della produzione industriale e di diritti civili, tiene impegnato il Parlamento per dire no all’arresto di un deputato accusato di essersi macchiato di gravi reati. Tiene impegnato il Senato per dire che il presidente del Consiglio non può essere processato perché Ruby Rubacuori, ai suoi occhi, era la nipote di Mubarak e, quindi, per salvare la dignità di un capo di Stato, non voleva che fosse arrestata". "Tiene impegnato il Parlamento per il processo lungo, cioè per fare delle regole affinché i processi non arrivino mai a sentenza e i delinquenti stiano sempre fuori, perché questo serve a Berlusconi nel processo Mills. Tiene impegnata l’aula per ridurre o eliminare le intercettazioni telefoniche come strumento di investigazione. Al di là di tutte queste anomalie sul piano del diritto processuale penale, interessa qui far rilevare la grande responsabilità politica di un governo che non ha più nulla da dire o da dare e che, chiuso nel suo bunker, pensa di poter ancora governare il Paese - conclude il leader Idv - mentre nel Paese sta sbocciando la rivolta sociale". E conclude con la frase-effetto: "Prima che ci scappi il morto, mandiamo a casa questo governo".