Il "no" dello sposo sull'altare: "Chiedete a lei e al testimone"

Costanza Signorelli

A volte la realtà supera di gran lunga la fantasia.Purtroppo in questa storia lo fa in peggio. Immaginate il matrimonio del secolo. Protagonisti due rampolli della Bari bene. Come nelle migliori tradizioni meridionali, i preparativi sono andati avanti per mesi e il pronostico per i festeggiamenti non era da meno. Tutto curato, tutto studiato, tutto pronto. Alta l'ansia da prestazione perchè a Monopoli, paese della provincia di Bari, il pettegolezzo impazza già da solo, tanto più in quest'occasione dova a sposarsi sono le due famiglie più note del circondario. Finalmente arriva il giorno tanto atteso, in una mattina di settembre, nella Basilica Maria santissima della Madia. Tutto si svolge per il meglio sino al fatidico momento, dove tutti i riflettori sono puntati. Quando la nonna sta già piangendo e la mamma è mezza svenuta sulla panca di fronte all'altare: "Vuoi tu..."eccetera eccetera. Ed è proprio li, come riferisce la Repubblica, che la favola si trasforma in 'tragedia'. Dopo il "si" candido della sposa, arriva il "no" secco del (forse) marito. Chock generale - Don Vincenzo, che in cinquant'anni di sacerdozio ha pronunciato quella frase un numero infinito di volte, mai aveva sentito tale risposta. Ma il bello è che il "no" era solo l'inizio. Tra lo chock dei presenti, divenuti d'improvviso attenti alla celebrazione, il sacerdote fingendo calma ha chiesto: "Figliolo, posso chiederti il motivo di questa drastica decisione?". E così l'uomo che stava per sposarsi ha infilato gli anelli in tasca e, rivolgendosi a parenti e amici ha detto soltanto: "Chiedetelo alla sposa e al suo testimone, il perché di questa scelta". I dettagli della tresca tra la mancata moglie e l'amico del cuore sono stati raccontati durante il ricevimento dimezzato. Lo sposo (per non perdere anche la caparra) ha invitato i suoi cari a festeggiare il "ritorno al celibato".