Dario non cambia idea
Dario Franceschini non ha alcuna voglia di guidare il Partito democratico a lungo. Quel tanto che basta che traghettarlo fino alle elezioni europee, come ha spesso ripetuto dopo l’investitura a segretario al posto di Walter Veltroni. Lo ha ribadito intervenendo a “Matrix” nella puntata in onda su Canale 5 questa sera, dove sarà ospite anche il direttore di Libero, Vittorio Feltri. “Ho già detto che non mi farò avanti. Non ho nessuna intenzione di ricandidarmi a segretario al congresso di ottobre”, ha affermato Franceschini. A proposito del futuro del Pd, ha rivolto lo sguardo alla prossima tornata elettorale, quasi mettendo le mani avanti dopo che gli ultimi sondaggi confermano la diffusa popolarità di Berlusconi: “Le europee non si vincono o si perdono perché non è una sfida per la governabilità”, ha proseguito Franceschini che ha comunque ammesso che se le Europee andassero bene per il Pd ed “io riuscissi a contribuire a salvaguardare il progetto: sarebbe una soddisfazione personale”. L’auspicio finale è che non prevalga l’astensionismo o "il voto di protesta per altre forze del centrosinistra" in modo da far avanzare il centrodestra di Berlusconi.