Inter, Gasperini è già in bilico Clamoroso flop contro il Trabzon
Poco più di 20mila spettatori (compreso lo sciopero del tifo della Curva Nord per i primi 45’) per Inter-Trabzonspor, delicato esordio in Champions per Gasperini che, obbedendo a Moratti dopo il tonfo di Palermo, schiera un tradizionale 4-3-1-2, con Sneijder dietro Pazzini e Zarate e, sulla carta, una più solida difesa a 4. Out Stankovic per guai muscolari. Dopo due punizioni deviate di Sneijder, al 31’ doppia occasione per i nerazzurri: prima botta di Zarate sul primo palo (messa in corner), poi sugli sviluppi dell’angolo Pazzini non coglie la palla da pochi passi. I turchi dell’ex ct della Mezzaluna, Gunes, si difendono in nove, tengono il ritmo basso e l’Inter fatica a trovare spazi, sul pessimo prato di San Siro. Ne viene fuori una partita brutta, con pochi sussulti e la formazione di casa in difficoltà di passo e idee. E mentre Milito al 25’ st fallisce due gol clamorosi, Celustka (ex Palermo) trova un diagonale per il roboante 0-1. Ora la panca di Gasp (3 ko su 3) traballa forte. Sabato c’è la Roma. INTER (4-3-1-2) Julio Cesar 5.5: 45 minuti da spettatore, beffato sul gol. Jonathan 5.5: per l’ennesima volta, non insistiamo a considerarlo l’erede di Maicon. Lucio 5: lui e Ranocchia si dividono nel migliore dei modi la “fatica” di controllare Henrique. Esce bene spesso palla al piede. Però è colpevole sul gol, perché non sale sul corner e ne tiene tre in gioco. Ranocchia 6: buona amministrazione in fase difensiva, cerca gloria in attacco su palla ferma ma senza successo. Nagatomo 6:molta, moltissima corsa, senso della posizione e voglia di far bene. Vuole e trova il fondo con insistenza ma non partorisce mai lo spunto decisivo. Zanetti 6.5: è in condizione, sopperisce con l’esperienza a qualche errore per troppa confidenza, contro avversari oggettivamente inferiori, benché motivati. Cambiasso 6: Sneijder che si muove su tutto l’arco davanti a sé gli regala un punto di riferimento importante. Ma è visibilmente fuori condizione. Obi 5.5: timido e fin troppo ordinato, la sua esuberanza fisica dovrebbe consentirgli di sparigliare ma tende ad assuefarsi al ritmo della partita (lento per lunghi tratti) invece di fare il break (dal 10’ st Alvarez 5.5:inconcludente). Sneijder 5: è necessario per questa squadra. Parte da sinistra, da destra, cerca interpreti intonati per suonare insieme ma gli avanti interisti spesso latitano. Ma si spegne alla lunga. Zarate 5: a inizio gara scivola al momento di battere a rete, poi Tolga gliela toglie dall’angolino sinistro. Le critiche del dopo-Palermo lo hanno toccato, cerca riscatto con fin troppa foga e finisce per fare solo molto fumo (dal 31’ st Coutinho 6: quasi pareggia). Pazzini 5: suo il primo tiro (smorzato dai difensori) della partita, al 19’. Fa a “botte” con Giray e Glowacki per tutto il primo tempo, senza mai riuscire però a smarcarsi chiaramente e dettare l’ultimo passaggio a Sneijder o Zarate (dal 10’ st Milito 5: dà subito più profondità e triangolazioni. Ma fallisce due gol da arresto). TRABZON (4-2-3-1) Tolga 7: attentissimo, nelle uscite e fra i pali: reattivo come una molla su rasoterra di Zarate. Strepitoso su Coutinho. Celustka 7: il piccolo Nagatomo lo fa impazzire, lui ribatte con un gol pesantissimo. Giray 6: punta tutto sul fisico per arginare Pazzini. Glowacki 6: Zarate o Pazzini, usa la stazza e, pur sudando sette camice, tiene botta. Cech 6: Jonathan lo punta sempre ma poi non lo salta mai. Colman 6: dà molto appoggio e protezione alla difesa. Zokora 6.5: combatte in mediana. Serkan 6: rincorre Nagatomo. H. Altintop 5.5: è il fratello meno bravo e si vede. Alazinho 6: Speedy Gonzalez carioca, non combina granché (dal 18’ st Sapara sv). P. Henrique 5.5:macchinoso e testardo (dal 29’ st Vittek sv). Pagelle di Tommaso Lorenzini